IL GOVERNO MACRON CONFERMA LO SCIOGLIMENTO DEL PARTITO “CIVITAS”

Il Governo Macron ha confermato in Consiglio dei Ministri lo scorso 4 ottobre lo scioglimento ufficiale di “Civitas”, il movimento-partito della destra ultracattolica tradizionalista. Pesano dunque le dichiarazioni controverse del saggista Pierre Hillard durante un evento organizzato dalle università estive della stessa associazione.



«Civitas considera i diritti dell’uomo come strumenti di distruzione della civilizzazione cristiana, Civitas ha organizzato dei raduni in omaggio a delle personalità emblematiche della collaborazione (con i nazisti durante la Seconda Guerra mondiale), Civitas sostiene la promozione di una gerarchia dei cittadini francesi con tesi chiaramente antisemite e islamofobe», ha annunciato il portavoce dell’esecutivo, Olivier Veran. E così l’associazione Civitas, nata nel 1999 ma divenuto partito nel 2016, inciterebbe contro la Repubblica francese, addirittura invocando «l’uso della forza».



ECCO PERCHÈ CIVITAS È STATO SCIOLTO (E PERCHÈ FARÀ RICORSO)

Come abbiamo spiegato nel dettaglio in questo focus, già ad agosto il Ministro dell’Interno Gerald Darmanin aveva annunciato lo scioglimento in tutta la Francia del partito Civitas dopo le frasi di Hillard, in particolare l’affermazione «prima del 1789, individui di diverse fedi come ebrei, musulmani e buddisti, non potevano ottenere la cittadinanza francese a causa delle loro credenze considerate eretiche».

Antisemiti, islamofobi ma anche omofobi, sono queste le gravi accuse lanciate dal Governo Macron contro la destra di Civitas: «vedono nelle persone Lgbt come una comunità dannosa». Davanti alla pletora di accuse rilanciate negli ultimi mesi contro l’associazione di destra ultracattolica – da Governo, media e social – è Civitas ad intervenire dopo lo scioglimento atto in Consiglio dei Ministri all’Eliseo: «faremo ricorso contro la decisione del Governo. La nostra lotta continua». In passato Civitas era stato accusato di “teorie cospirazioniste” solo per aver manifestato contro la «tirannia della vaccinazione e del Green Pass».