Nel cimitero di Civitavecchia un’area sarà dedicata al seppellimento dei feti abortiti. A dare il via libera è stato l’assessore Manuel Magliani, il quale ha annunciato la fine dell’iter, in collaborazione con l’Asl 4. Inoltre, ha spiegato che c’è stata la firma del contratto di concessione di un’area cimiteriale, dove ci sarà l’inumazione dei «prodotti abortivi e feti entro il terzo mese che non siano stati dichiarati nati morti dall’ufficiale di stato civile». Questa è un’iniziativa sostenuta dall’associazione anti abortista “Difendere la vita con Maria Onlus”. È un’attività legale, consentita infatti dall’articolo 7 comma 2 del Dpr 10 settembre 1990, n. 285. Prevede infatti l’inumazione dei «prodotti abortivi di presunta età di gestazione dalle 20 alle 28 settimane e dei feti che abbiano presumibilmente compiuto 28 settimane di età intrauterina». Ma questa pratica, secondo quanto riportato da Il Messaggero, è sostenuta anche dal “Movimento per la vita” di Civitavecchia, ma molte associazioni femministe sono insorte contro la decisione.



CIVITAVECCHIA, AREA CIMITERO PER FETI ABORTITI: LA REPLICA A CONSULTA DONNE

Per Amelia Ciampa, presidente della Consulta delle donne di Civitavecchia, dietro questa iniziativa potrebbe esserci «un subdolo attacco al mondo femminile attraverso la criminalizzazione della legge 194». E quindi ha chiesto al sindaco e all’assessore alle Pari Opportunità un incontro pubblico. La Consulta, una volta appresa la notizia, in un comunicato ha spiegato di non comprendere il motivo per il quale l’iter «debba prevedere la concessione per 70 anni dell’area cimiteriale a dei privati». Robert Vignola, portavoce del sindaco di Civitavecchia Ernesto Tedesco, come riportato dall’agenzia Dire parla di «una certa canea aizzata da movimenti politici di opposizione e, in alcuni casi, da associazioni che probabilmente hanno compreso male il tema e poi sbagliato completamente il bersaglio dei loro strali». Per Vignola è stato creato un caso «su un’area di venti metri quadrati dove famiglie che hanno affrontato un dramma possano trovare, se vogliono, una traccia terrena, oppure procedere all’incenerimento (come già avveniva) in base alle loro scelte».

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