Claire Foy, attrice britannica divenuta celebre per avere interpretato la Regina Elisabetta II da giovane nella serie tv “The Crown”, ha denunciato il suo stalker Jason Penrose, ma i giudici hanno sospeso la condanna a ventidue mesi di carcere. È stato risparmiato, nonostante in passato l’abbia perseguitata e minacciata, a patto che sia rimpatriato negli Stati Uniti, dove deve occuparsi della madre malata. “Vedo il mondo con terrore a causa delle sue azioni”, ha ammesso la trentottenne come riportato dal Daily Mail.



L’incubo è iniziato nel febbraio 2021, quando l’uomo contattò l’attrice fingendosi uno sceneggiatore con un contratto da 16 milioni di sterline con la Warner Bros e dicendole che voleva ingaggiarla. Lei, non conoscendolo, rifiutò. Jason Penrose le ha dunque inviato innumerevoli e-mail, oltre 1.000 in un anno, ha lasciato otto messaggi al centralino e le ha persino inviato un pacco e una lettera a casa dopo che le era stato vietato di contattarla per cinque anni.



Claire Foy, niente carcere a stalker: l’incubo dell’attrice

Jason Penrose, lo stalker di Claire Foy, non si è limitato però soltanto alle minacce a distanza. L’uomo, infatti, si è trasferito illegalmente nel Regno Unito e ha iniziato a frequentare i posti in cui l’attrice va normalmente. Lo scorso 17 dicembre, infine, il quarantanovenne si è presentato a casa sua e ha parlato al citofono con la figlia. “Mi sono sentito terrorizzata e impotente a casa mia. Ho paura di uscire di casa, di andare a prendere mia figlia a scuola e tornare la sera. Mi sento come se le libertà di cui godevo prima ora siano finite”.



Il giudice David Aaronberg ha riscontrato che l’uomo soffre di problemi di salute mentale dal 2015 e ha constatato che l’attrice “ha sofferto di grande ansia emotiva e difficoltà a dormire a causa del suo comportamento, in quanto si è sentita molto vulnerabile e ha dovuto apportare cambiamenti significativi allo stile di vita”. Nonostante ciò, però, ha ritenuto che fosse corretto sospendere la pena. Lo stalker probabilmente tornerà negli Stati Uniti nelle prossime settimane.