Richard Carapaz

è sempre maglia rosa, la classifica del Giro d’Italia 2019 ha emesso un verdetto quasi definitivo. Quest’anno non si può ancora dare una sentenza definitiva, perché domani a Verona ci sarà una cronometro, ma l’ecuadoriano della Movistar conserva 1’54” su Vincenzo Nibali e dunque il Giro d’Italia è nelle mani di Carapaz. Le prime due posizioni della classifica generale sembrano ormai ben definite, perché lo Squalo è troppo lontano dalla maglia rosa, ma d’altro canto ha allungato in modo sensibile su Primoz Roglic, adesso quarto a 3’16” alle spalle anche di Mikel Landa, risalito al terzo posto con 2’53” di ritardo. Lo sloveno – penalizzato di 10″ per le spinte ricevute da tifosi esagitati – è molto più forte dello spagnolo contro il tempo, dunque potrebbe riprendersi il terzo gradino del podio, ma questo sembra essere l’unico nodo ancora da sciogliere. Carapaz in trionfo, Nibali secondo, Roglic in agguato su Landa per riprendersi almeno il podio: questo è il quadro, manca solo il sigillo definitivo per celebrare il primo storico trionfo dell’Ecuador al Giro d’Italia. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza) CLICCA QUI PER LA DIRETTA DELLA 20^ TAPPA GIRO D’ITALIA



CIMA COPPI A FAUSTO MASNADA

Abbiamo detto che la classifica del Giro d’Italia 2019 è già definitiva per quanto riguarda la maglia azzurra dei Gran Premi della Montagna, ma comunque anche in questa speciale e sempre ambita graduatoria il tappone dolomitico non può passare invano. Protagonisti assoluti sono stati Fausto Masnada e Giulio Ciccone. Il bergamasco della Androni-Sidermec ha attaccato sul Passo Manghen per passare da solo su questa vetta prestigiosa, che in questo Giro d’Italia 2019 vale anche come Cima Coppi. Masnada dunque è l’erede di un certo Chris Froome, che l’anno scorso era passato per primo sulla Cima Coppi collocata sul Colle delle Finestre. D’altronde Froome l’anno scorso si prese pure la maglia azzurra, dunque pure Ciccone è erede del britannico, perché l’abruzzese della Trek Segafredo è già certo che la maglia azzurra domani a Verona sarà sua, e ha voluto consolidare il proprio primato passando per primo sul Passo Rolle, quando ormai Masnada era già stato ripreso. Per di più Fausto e Giulio hanno già vinto una tappa a testa in questo Giro d’Italia, oltre ad essere i primi due della classifica Gpm: sicuramente meritano di essere citati fra i massimi protagonisti della Corsa Rosa. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)



GLI ULTIMI RIBALTONI

Fra oggi e domani si deciderà la classifica del Giro d’Italia 2019. Una costante delle ultime tre edizioni è che negli ultimi giorni è sempre successo di tutto. Nel 2016 Vincenzo Nibali era appena quarto in classifica al giovedì sera. Lo Squalo iniziò a ribaltare la situazione al venerdì, con la vittoria di tappa a Risoul nel giorno della crisi di Steven Kruijswijk che finì nella neve nella discesa dal Colle dell’Agnello, poi completò l’opera al sabato con un meraviglioso attacco nella frazione di Sant’Anna di Vinadio, anche grazie al fondamentale aiuto del compianto Michele Scarponi. Nel 2017 addirittura doppio ribaltone negli ultimi tre giorni: al venerdì a Piancavallo Nairo Quintana strappò la maglia rosa a Tom Dumoulin nella tappa vinta da Mikel Landa, ma l’ultimo giorno c’era una cronometro da Monza a Milano, grazie alla quale fu l’olandese a tornare in vetta proprio all’ultimo giorno. Infine il 2018, con la grande impresa di Chris Froome nella terzultima tappa, l’attacco a 80 km dal traguardo di Bardonecchia sul Colle delle Finestre per prendersi la maglia rosa nonostante al mattino fosse appena quarto. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)



CICCONE MATEMATICO

Oggi per la classifica Giro d’Italia 2019 sarà una giornata naturalmente all’insegna delle grandi montagne: in palio ci saranno addirittura un massimo di 144 punti per l’apposita classifica dei Gran Premi della Montagna, anche se naturalmente per accumularli tutti servirebbe che un solo uomo passasse per primo su tutte le salite in programma oggi. Il Passo Manghen è stato riclassificato come Cima Coppi dopo l’annullamento del Gavia e di conseguenza metterà in palio ben 50 punti, altri 40 ce ne saranno sul traguardo di Monte Avena, infine 18 a testa sui tre Gpm di seconda categoria di Cima Campo, del Passo Rolle e di Croce d’Aune. Il totale fa appunto 144, ma anche se qualcuno completasse questa impresa clamorosa comunque il vantaggio di Giulio Ciccone è già incolmabile. Infatti l’abruzzese della Trek Segafredo ha la bellezza di 163 punti di vantaggio sul primo inseguitore, che per di più è Richard Carapaz, che avrà ben altro a cui pensare piuttosto che cercare una folle avventura fin dalla prima salita. Detto che in palio ci saranno altri 3 punti domani sul Gpm delle Torricelle, che però naturalmente non modificherà la situazione, i giochi sono già fatti: a Ciccone basterà arrivare regolarmente al traguardo nelle ultime due tappe per essere maglia azzurra a Verona, ma siamo sicuri che oggi proverò a lasciare il segno come ha già fatto martedì a Ponte di Legno. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

PARLA LA MAGLIA ROSA

Ancora una volta, il leader della classifica del Giro d’Italia 2019 sarà Richard Carapaz. Dunque l’ecuadoriano della Movistar indosserà la maglia rosa pure nell’ultimo tappone alpino ed è a due soli giorni dalla realizzazione di un sogno. Il margine di Carapaz è ottimo, ma è anche vero che nella cronometro di Verona il sudamericano dovrebbe perdere qualcosa da Vincenzo Nibali e Primoz Roglic, dunque di fatto Carapaz si giocherà tutto oggi, perché le sue chance dipenderanno da quanto vantaggio saprà conservare verso l’ultima prova contro il tempo. In salita però l’ecuadoriano è sempre andato fortissimo in questo Giro d’Italia, di conseguenza Carapaz ha tutto il diritto di essere ottimista. Lo dimostrano le parole del leader rilasciate ieri sera, nel corso della premiazione nel corso della quale ha indossato ancora una volta la maglia rosa: “Mi aspettavo che Miguel Angel Lopez attaccasse, ma l’abbiamo gestita nel miglior modo possibile con Mikel Landa – ha spiegato Carapaz -. È un’altra buona giornata per noi e non vediamo l’ora che arrivi domani (oggi, ndR). Siamo pronti a difendere la Maglia Rosa in una tappa più difficile di quella odierna (di ieri, ndR)”. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

CLASSIFICA GIRO D’ITALIA 2019: CARAPAZ LEADER

La classifica del Giro d’Italia 2019 vede Richard Carapaz sempre maglia rosa, con un margine di vantaggio immutato di 1’54” su Vincenzo Nibali e di 2’16” su Primoz Roglic. Tutto sommato era prevedibile: la classifica generale non è cambiata nella frazione di ieri verso San Martino di Castrozza, salita troppo facile per fare differenze fra gli uomini più forti di questo Giro d’Italia. Miguel Angel Lopez ha allungato e recuperato 44”, ma il colombiano della Astana è già più lontano e dunque non è marcato come i big che si giocano la vittoria finale a Verona, tra i quali la variabile “impazzita” potrebbe essere Mikel Landa. Dunque si arriva finalmente agli ultimi due decisivi giorni: il tappone di oggi con arrivo al Croce d’Aune/Monte Avena potrebbe fare molto più male, chi dovesse andare in difficoltà può perdere tutto anche in un solo giorno, infine domani ci sarà una cronometro che emetterà gli ultimi verdetti. Di certo oggi non si può più aspettare: chi ne ha dovrà provarci, chi ne ha di meno dovrà difendersi stringendo i denti, la fantasia potrebbe fare la differenza e questo potrebbe essere l’asso nella manica di Vincenzo Nibali, al quale di certo il coraggio e l’inventiva non sono mai mancati.

CLASSIFICA GIRO D’ITALIA 2019: LE ALTRE GRADUATORIE

Parlando anche delle altre graduatorie del Giro d’Italia 2019, al termine della frazione di ieri sostanzialmente nulla è cambiato nelle varie classifiche, perché i protagonisti della fuga non avevano ambizioni neanche per le maglie “minori”. Per quanto riguarda la classifica Gpm, sempre saldamente al comando Giulio Ciccone, in maglia azzurra con un margine di vantaggio gigantesco su Richard Carapaz, per la precisione 229 punti contro 66. L’abruzzese della Trek Segafredo ha dunque ipotecato l’apposita classifica degli scalatori, oggi ci attende una tappa epica ma il primato di Ciccone è ormai certo. Quanto alla classifica dei giovani, il già citato allungo di Miguel Angel Lopez naturalmente rinforza la maglia bianca del colombiano della Astana, che adesso ha 2’54” di vantaggio sul russo Pavel Sivakov. Giochi chiusi anche fra gli Under 25? Infine la classifica a punti: giovedì Pascal Ackermann ha sorpassato Arnaud Demare e si è ripreso la maglia ciclamino. Nelle ultime due tappe i due difficilmente potranno fare punti, di conseguenza tutto dovrebbe essere già deciso anche qui, con il pericolo maggiore per Ackermann (ma naturalmente anche per Demare) che si potrebbe chiamare “fuori tempo massimo” oggi.

CLASSIFICA GIRO D’ITALIA 2019 (DOPO LA 20^ TAPPA)

1. Richard Carapaz in 89h38’28”
2. Vincenzo Nibali a 1’54”
3. Mikel Landa a 2’53”
4. Primoz Roglic a 3’16”
5. Bauke Mollema a 5’51”
6. Miguel Angel Lopez a 7’18”
7. Rafal Majka a 7’28”
8. Simon Yates a 8’01”
9. Pavel Sikalov a 9’11”
10. Ilnur Zakarin a 12’50”