Richard Carapaz

è la nuova maglia rosa: la classifica del Giro d’Italia 2019 è naturalmente cambiata ancora con il nuovo tappone di montagna da Saint Vincent a Courmayeur, ma in un modo che era davvero difficile da prevedere. Sul banco degli imputati Primoz Roglic, che sembra correre esclusivamente su Vincenzo Nibali ignorando completamente tutti gli altri uomini della classifica generale di questo Giro d’Italia. Oggi ad esempio lo sloveno ha completamente ignorato l’attacco di Carapaz, facendo lavorare solamente lo stesso Nibali e uno straordinario Damiano Caruso, con l’effetto di perdere (sia pure per soli 7”) una maglia rosa che per Roglic sembrava in cassaforte, una volta che Jan Polanc aveva alzato definitivamente bandiera bianca. Festa grande dunque per l’ecuadoriano della Movistar, che si prende tappa e maglia, andando ogni oltre più rosea (in tutti i sensi) aspettativa. Il rallentamento del gruppetto dei big ha regalato anche una piccola gioia per Simon Yates, che si prende almeno il secondo posto di giornata, mentre i bocciati sono soprattutto Ilnur Zakarin ma anche Bauke Mollema, ieri grandi protagonisti, ma che oggi hanno pagato lo sforzo a caro prezzo. Da notare infine che Nibali si è preso almeno i 4” di abbuono, dunque il ritardo da Roglic scende a 1’40”, mentre naturalmente Vincenzo è a 1’47” da Carapaz. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza) CLICCA QUI PER LA DIRETTA DELLA 14^ TAPPA DEL GIRO D’ITALIA



FOCUS SU SIMON YATES

In difficoltà anche oggi, Simon Yates non è protagonista della classifica del Giro d’Italia 2019 come ci si sarebbe potuti attendere. Il britannico della Mitchelton Scott era senza dubbio uno dei grandi favoriti per la vittoria finale di questo Giro d’Italia e d’altronde parlava per lui un 2018 memorabile: tre vittorie di tappa e 13 giorni in maglia rosa al Giro, poi la vittoria della Vuelta (con un successo di tappa) mettendo a pieno frutto la lezione imparata proprio qualche mese prima sulle strade italiane, quando aveva regalato spettacolo ma spendendo troppo, finendo per pagare a carissimo prezzo negli ultimi due giorni di montagna. Con queste premesse, naturalmente Yates era attesissimo alla partenza del Giro d’Italia, e l’ottima cronometro sul San Luca (secondo dietro al solo Primoz Roglic) sembrava un segnale positivo. Invece, è stato l’unico momento di gloria per Yates in un Giro per il resto anonimo: magari il britannico stavolta andrà in crescendo nella terza settimana, ma i sogni di gloria sembrano essere ormai svaniti. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)



CICCONE CONSOLIDA LA MAGLIA AZZURRA

Giornata importante per la classifica del Giro d’Italia 2019: per il momento, possiamo notare che è sempre più saldo il primato di Giulio Ciccone nella classifica Gpm. Il ciclista abruzzese della Trek Segafredo, che fino ad oggi ha indossato la maglia azzurra tutti i giorni tranne uno in questo Giro d’Italia, è andato in fuga anche nella Saint Vincent Courmayeur ed è passato per primo su entrambi i Gran Premi della Montagna che la corsa ha già affrontato oggi. Ciccone dunque si è preso 18 punti sul Gpm di seconda categoria di Verrayes davanti a Damiano Caruso e Ivan Ramiro Sosa, poi ben 40 punti sul Gpm di prima categoria di Verrogne, dove ha preceduto lo stesso Sosa e Mattia Cattaneo. Sommati ai 90 punti che aveva già accumulato finora, Giulio Ciccone è adesso a quota 148 punti e ha dunque un vantaggio addirittura in tripla cifra su tutti gli inseguitori. Di montagne ne mancano ancora tante, oggi e soprattutto nel Giro d’Italia nel suo complesso, ma al momento possiamo dire che Giulio Ciccone è sempre più azzurro. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)



LA VARIABILE ASTANA

Qualche parola in più va spesa per l’Astana nella classifica del Giro d’Italia 2019. Il suo leader Miguel Angel Lopez ieri è stato sfortunatissimo e a causa di una foratura ha perso terreno pur sul suo terreno preferito, dunque adesso si ritrova in una situazione molto delicata, essendo decimo a 7’48”. In questo momento dunque anche il podio appare complicato per Lopez, nonostante il colombiano sia uno dei più forti in salita. Da appassionati, questa potrebbe essere giudicata una notizia positiva: Lopez e la Astana dovranno attaccare a fondo, sfruttando la sapiente guida di Giuseppe Martinelli dall’ammiraglia e una squadra forte anche nelle sue seconde punte, da Pello Bilbao a Jan Hirt fino a Dario Cataldo. Se qualcuno ad esempio oggi dovesse attaccare a fondo già dalle prime salite della durissima tappa verso Courmayeur, siamo sicuri che saranno Lopez e la Astana. Insomma, con tante salite ancora da affrontare, l’Astana potrebbe essere la variabile impazzita che condizionerà una classifica ancora apertissima in questo Giro d’Italia ancora tutto da decifrare. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

PAROLA AI PROTAGONISTI

Nella nostra analisi della classifica del Giro d’Italia 2019 dobbiamo dare spazio alle dichiarazioni dei protagonisti di ieri. Ilnur Zakarin infatti non solo ha vinto la tappa, ma è pure balzato al terzo posto della classifica generale e dunque tutti adesso dovranno fare i conti anche con il russo della Katusha Alpecin. Subito dopo l’arrivo, Zakarin ha dichiarato: “Sono molto contento di questa vittoria. Non ho seguito una strategia precisa, i miei due attacchi non erano pianificati. Sono venuto al Giro d’Italia per puntare alla top 5 della Generale e spero di riuscirci”. Onore comunque anche alla maglia rosa Jan Polanc, che è stato capace di conservare il simbolo del primato in una giornata durissima. Dopo il traguardo, lo sloveno della UAE Team Emirates ha dichiarato: “È stata dura, sono andato del mio passo e sono felice di essere riuscito a difendere la Maglia ma devo ringraziare la squadra che ha lavorato sodo tutto il girono. Domani (oggi, ndR) vedremo come andrà”. Di certo non sarà più facile, ne vedremo ancora delle belle… (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)

POLANC ANCORA IN MAGLIA ROSA

La classifica del Giro d’Italia 2019 ieri non è cambiata nelle prime due posizioni, ma in realtà è stata rivoluzione a Ceresole Reale: resta ancora in maglia rosa Jan Polanc, lo sloveno della UAE Team Emirates che precede il connazionale Primoz Roglic, però solo a uno sguardo distratto si potrebbe pensare che la classifica generale non sia cambiata. Intanto, Roglic ha ridotto a 2’25” il distacco da Polanc, ma soprattutto fra i big si sono rimescolate le gerarchie. In copertina naturalmente Ilnur Zakarin, che con la bellissima vittoria di tappa è balzato al terzo posto ad appena mezzo minuto da Roglic, ma verso Ceresole Reale si sono messi in evidenza anche Bauke Mollema (all’attacco da lontano), Richard Carapaz, Rafal Majka e Mikel Landa, sicuramente finora il più coraggioso in salita, che doveva però recuperare un passivo pesantissimo. Vincenzo Nibali è arrivato con Roglic, dunque resta a 1’44” dal leader in pectore della classifica del Giro d’Italia, in calo sono invece Miguel Angel Lopez e Simon Yates, sia pure per motivi differenti. Il colombiano della Astana paga una foratura del momento peggiore, il britannico della Mitchelton Scott invece è lontano parente di quello del 2018 e francamente pare fuori dai giochi. Oggi però da Saint Vincent a Courmayeur ci attende un altro tappone: cosa verrà confermato e cosa cambierà di nuovo?

CLASSIFICA GIRO D’ITALIA 2019: LE ALTRE GRADUATORIE

Parlando anche delle altre graduatorie del Giro d’Italia 2019, la classifica Gpm resta sempre un affare interno alla Trek Segafredo, la maglia azzurra infatti è tornata sulle spalle di Giulio Ciccone, che l’aveva ceduta per un solo giorno al compagno di squadra Gianluca Brambilla ma ieri si è preso il primo posto su ben due Gpm e di conseguenza è tornato leader, in attesa dei tantissimi punti che saranno in palio oggi. Rivoluzione pure nella classifica dei giovani: la nuova maglia bianca è il russo Pavel Sivakov del Team Ineos, perché Miguel Angel Lopez ha pagato caro pure nella graduatoria degli Under 25 la foratura che ieri lo ha frenato. Nulla invece è cambiato per la classifica a punti, con Arnaud Demare in maglia ciclamino davanti a Pascal Ackermann: il francese e il tedesco sono i due sprinter “sopravvissuti”, se sapranno arrivare fino a Verona dovrebbero essere loro due a contendersi il simbolo del primato in questa classifica, ma in questi giorni devono lottare soprattutto contro le salite e il tempo massimo.

CLASSIFICA GIRO D’ITALIA 2019 (DOPO LA 14^ TAPPA)

1. Richard Carapaz in 58h35’34”
2. Primoz Roglic a 7”
3. Vincenzo Nibali a 1’47”
4. Rafal Majka a 2’10”
5. Mikel Landa a 2’50”
6. Bauke Mollema a 2’58”
7. Jan Polanc a 3’29”
8. Pavel Sivakov a 4’55”
9. Simon Yates a 5’28”
10. Miguel Angel Lopez a 5’30”