Rivoluzione nella classifica del Giro d’Italia 2019: lo sloveno Jan Polanc è la nuova maglia rosa, che resta però in casa UAE Team Emirates. Polanc era il meglio piazzato della fuga a 25 che ha caratterizzato l’intera tappa e che ha cambiato completamente volto alla classifica generale, perché hanno guadagnato tantissimo i protagonisti della frazione odierna, con guadagni molto importanti anche per i vari Eros Capecchi, Matteo Montaguti, Gianluca Brambilla e Damiano Caruso. Tra i big più attesi si sono mossi in maniera decisa Mikel Landa e Miguel Angel Lopez, anche se il loro grande sforzo fin dalla salita del Montoso è valso a recuperare solo circa mezzo minuto su Primoz Roglic, Vincenzo Nibali e Simon Yates. Da notare che è cambiata pure la maglia azzurra: grazie al primo posto sul Gpm di Montoso, Gianluca Brambilla ha tolto la maglia azzurra a Giulio Ciccone e pure in questo caso dei tratta di un cambio interno alla stessa squadra, in questo caso la Trek Segafredo. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
FOCUS SUI GPM
Lo abbiamo già accennato parlando della classifica Giro d’Italia 2019: da oggi si cambierà drasticamente pagina per quanto riguarda la maglia azzurra della classifica Gpm, che fin dal primo giorno è sulle spalle di Giulio Ciccone. Il corridore abruzzese della Trek-Segafredo ha accumulato finora 32 punti nella apposita classifica e precede Primoz Roglic, secondo a quota 22 punti davanti alla coppia formata da Fausto Masnada e dallo spagnolo Antonio Pedrero, che condividono il terzo posto con 18 punti. Oggi è in programma un solo Gran Premio della Montagna in cima alla salita di Montoso, che sarà il primo Gpm di prima categoria di tutta l’edizione numero 102 del Giro d’Italia. Questo vuol dire che al primo allo scollinamento saranno assegnati ben 40 punti e di conseguenza anche tutti i corridori per ora a quota zero possono teoricamente ambire alla maglia azzurra di stasera. Di certo molto cambierà, anche perché la differenza di punti assegnati nei Gpm di prima categoria è enorme: 40 per il primo, 18 per il secondo, 12 per il terzo e poi a scalare fino all’ottavo. Si riparte dunque praticamente da zero, a maggior ragione se si considera che domani ci saranno due Gpm di prima categoria e uno di seconda. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
PARLA VALERIO CONTI
Come ormai tradizione da qualche giorno, parlando della classifica del Giro d’Italia 2019 possiamo concentrare adesso la nostra attenzione sulla maglia rosa Valerio Conti. Il romano della UAE Team Emirates ha centrato l’obiettivo fondamentale, cioè arrivare ai piedi delle Alpi da leader della classifica generale. Nelle interviste di rito dopo il traguardo della frazione di ieri, Conti aveva affermato: “Oggi (ieri, ndR) abbiamo affrontato una tappa lunga e con il sole, mi è piaciuta questa nuova giornata in Rosa”. Di certo oggi ci sarà molto di più da faticare, anche se la Cuneo Pinerolo non sarà un vero e proprio tappone di montagna. Comunque è possibile che si muovano i big, di conseguenza per Valerio Conti la prudenza è d’obbligo: “Domani (oggi, ndR) sarà più difficile conservare la Maglia perché la salita principale è dura ma sicuramente proverò a tenerla ancora una volta”. La Cuneo Pinerolo è la rievocazione di una impresa leggendaria di Fausto Coppi, sarebbe bello se sul traguardo ci fosse ancora un italiano in maglia rosa. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
CONTI IN ROSA
La classifica del Giro d’Italia 2019 vede ancora una volta in maglia rosa Valerio Conti, che ieri ha superato senza intoppi anche la seconda tappa pianeggiante consecutiva e di conseguenza si gode ancora il simbolo del primato del Giro d’Italia. Oggi però per la classifica generale potrebbe essere un giorno molto più interessante: siamo alla vigilia dei due capponi previsti per domani e sabato, ma già nella Cuneo Pinerolo ci saranno da superare il primo Gpm di prima categoria di tutto il Giro d’Italia 2019 e poi un durissimo strappo a soli 2000 metri dal traguardo. Oggi però il corridore romano classe 1993 della UAE Team Emirates potrebbe conservare ancora la maglia rosa, naturalmente sarà domani che tutto comincerà a farsi più difficile. La virtuale classifica degli uomini più attesi al Giro d’Italia numero 102 vede ancora come punto di riferimento Primoz Roglic, secondo a 1’50” da Conti e con vantaggi interessanti su tutti gli altri pretendenti alla rosa di Verona. Vincenzo Nibali si è difeso molto bene nella cronometro di San Marino, ma adesso il ritardo dello Squalo da Roglic è di 1’44”, non poco. Ancora peggio tutti gli altri, a cominciare da un Simon Yates pessimo domenica, infatti il britannico della Mitchelton-Scott paga addirittura 3’46” allo sloveno e 2’02” a Nibali, per non parlare di Miguel Angel Lopez e Mikel Landa, che sono addirittura rispettivamente a 4’29” e 4’52” dallo sloveno.
CLASSIFICA GIRO D’ITALIA 2019: LE ALTRE GRADUATORIE
Parlando anche delle altre graduatorie del Giro d’Italia 2019, domenica è cambiata la classifica dei giovani e oggi vedremo per il terzo giorno consecutivo in maglia bianca il francese Nans Peters della Ag2R La Mondiale, che ha scalzato Giovanni Carboni, per il quale è stata fatale la cronometro di San Marino. L’arrivo allo sprint di ieri a Novi Ligure ha invece determinato un cambiamento nella classifica a punti: adesso infatti abbiamo il francese Arnaud Demare in maglia ciclamino davanti al tedesco Pascal Ackermann, che perde il primato in questa graduatoria dopo una leadership durata sette tappe. Quanto alla maglia azzurra, essa resta saldamente sulle spalle di Giulio Ciccone, ma da oggi il discorso si farà molto diverso. L’abruzzese della Trek Segafredo nella apposita classifica Gpm ha approfittato di due giorni consecutivi senza nemmeno un Gpm di quarta categoria per restare tranquillamente al comando, per di più davanti a un certo Primoz Roglic, ma oggi il Gpm di Montoso sarà di prima categoria e segnerà il drastico cambio di scenario per un Giro d’Italia che da questo momento in poi si farà molto più difficile per tutti.
CLASSIFICA GIRO D’ITALIA 2019 (DOPO LA 12^ TAPPA)
1. Jan Polanc in 48h49’40”
2. Primoz Roglic a 4’07”
3. Valerio Conti a 4’51”
4. Eros Capecchi a 5’02”
5. Vincenzo Nibali a 5’51”
6. Bauke Mollema a 6’02”
7. Rafal Majka a 7’00”
8. Richard Carapaz a 7’23”
9. Andrey Amador a 7’30”
10. Hugh John Carthy a 7’33”