Puntuale come un orologio svizzero è arrivata anche quest’anno la classifica di Newsweek dei migliori ospedali del mondo. Sono state esaminate 11 specialità: le 10 già analizzate lo scorso anno, e cioè cardiologia, cardiochirurgia, endocrinologia, gastroenterologia, neurologia, neurochirurgia, oncologia, ortopedia, pediatria e pneumologia, con l’aggiunta dell’urologia. La classifica ha considerato i migliori 300 ospedali per la cardiologia e l’oncologia, i migliori 200 per la pediatria, i migliori 150 per la cardiochirurgia e l’endocrinologia, e i migliori 125 per ciascuna delle altre specialità (gastroenterologia, ortopedia, neurologia, neurochirurgia, urologia e pneumologia).
Completa la classifica di Newsweek l’elenco dei 300 migliori “smart hospitals” (in 28 nazioni) per quanto riguarda l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, delle immagini digitali, della telemedicina, della robotica e, in generale, delle apparecchiature elettroniche.
La buona notizia per noi italiani, come era già successo per lo scorso anno, è la presenza di ospedali del nostro paese in tutte queste classifiche, spesso anche in ottime posizioni. Ecco i dettagli (secondo l’ordine alfabetico delle specialità).
Cardiologia. Cleveland Clinic, Mayo Clinic (Rochester), e Massachusetts General Hospital, tutti degli Usa, sono i primi tre ospedali della classifica; tedesco (Charité – Universitätsmedizin Berlin) è il primo ospedale non americano e si trova al settimo posto. Il primo italiano è il Centro Cardiologico Monzino di Milano (18° posto), seguito da Ospedale San Raffaele-Gruppo San Donato (Milano, 21°), Policlinico Sant’Orsola-Malpighi (Bologna, 34°), Policlinico San Donato-Gruppo San Donato (Milano, 46°) e Policlinico Universitario A. Gemelli (Roma, 54°). In totale sono ben 26 le strutture italiane presenti tra i primi 300 classificati.
Cardiochirurgia. Gli stessi tre ospedali al top della cardiologia sono anche nello stesso ordine (Cleveland Clinic, Mayo Clinic e Massachusetts General Hospital) in cima alla classifica della cardiochirurgia, disciplina che vede sempre un ospedale tedesco (Deutsches Herzzentrum Berlin, 6° posto) rompere l’egemonia delle strutture statunitensi. Per quanto riguarda l’Italia si trova al 20° posto il Centro Cardiologico Monzino (Milano), seguito dal Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna (22°), dall’Ospedale San Raffaele Gruppo San Donato (Milano, 48°), dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Sant’Andrea (Roma, 58°) e dalla Fondazione Irccs Policlinico San Matteo (Pavia, 87°). Complessivamente sono 8 le strutture del nostro paese tra i 150 migliori classificati della disciplina.
Endocrinologia. La Mayo Clinic di Rochester (Usa) guida la classifica dell’endocrinologia, seguita dal Massachusetts General Hospital di Boston, e dall’Asan Medical Center di Seul. La prima struttura europea è AP-HP-Hôpital Universitaire Pitié Salpêtrière di Parigi e la prima struttura italiana è l’Ospedale San Raffaele di Milano (16° posto). Seguono il Presidio Ospedaliero Molinette-A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino (48°), il Policlinico Gemelli di Roma (53°), l’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana (Pisa, 55°) e il Policlinico Sant’Orsola-Malpighi (Bologna, 74°). In totale sono ancora 8 le strutture del nostro paese tra i 150 migliori ospedali della disciplina.
Gastroenterologia. Sempre negli Stati Uniti (Mayo Clinic di Rochester, Massachusetts General Hospital di Boston e Cleveland Clinic) si trovano i migliori ospedali per la gastroenterologia, e ancora una volta sono i sudcoreani dell’Asan Medical Center di Seul a rompere l’egemonia statunitense. Buone notizie arrivano per il nostro paese che vede all’8° posto il Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma. Seguono l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (23°), l’Azienda Ospedaliera di Padova (38°), il Grande Ospedale Metropolitano Niguarda (Milano, 41°) e il Policlinico Sant’Orsola-Malpighi (Bologna, 50°). Tra i 125 migliori ospedali della disciplina gli italiani presenti in classifica sono 8.
Neurologia. Dopo i soliti americani (Mayo Clinic e Massachusetts General Hospital) al terzo posto si piazzano gli inglesi del National Hospital For Neurology and Neurosurgery – Queen Square di Londra. Tra gli italiani spicca all’11° posto la Fondazione Irccs Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano, seguito dal Policlinico Gemelli di Roma (33°), dal San Raffaele di Milano (38°), dalla Fondazione Istituto Neurologico C. Mondino di Pavia (51°) e dal Policlinico Umberto I di Roma (55°). In classifica ci sono anche la Fondazione Policlinico Tor Vergata (Roma, 63°) e il Grande Ospedale Metropolitano Niguarda (Milano, 88°).
Neurochirurgia. Anche per la neurochirurgia sono 7 le strutture italiane comprese tra le 125 classificate: la Fondazione Irccs Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano (21°), gli Ospedali Riuniti Marche Nord – Presidio San Salvatore Centro di Pesaro (65°), il San Raffaele (67°) e il Niguarda (75°) di Milano, l’Ospedale Borgo Trento di Verona (95°), l’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale San Giuseppe Moscati di Avellino (99°) e l’Azienda Ospedaliera Universitaria Sant’Andrea di Roma (112°). E’ quasi superfluo osservare che al primo posto ci sta la Mayo Clinic di Rochester, questa volta seguita dal New York-Presbyterian Hospital-Columbia and Cornell di New York.
Oncologia. Tra i 300 ospedali classificati si piazzano ben 18 strutture italiane, a cominciare dallo IEO-Istituto Europeo di Oncologia (12°), dall’Istituto Nazionale dei Tumori (17°) e dall’Istituto Clinico Humanitas (25°), tutti di Milano, seguiti dal Policlinico Universitario A. Gemelli (Roma, 38°) e dal Grande Ospedale Metropolitano Niguarda (Milano, 41°). Questa volta a guidare la classifica si trovano il MD Anderson Cancer Center di Houston, il Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York e l’Institut Gustave Roussy di Villejuif (Francia).
Ortopedia. Il migliore ospedale al mondo per l’ortopedia è l’Hospital For Special Surgery di New York, seguito da Mayo Clinic e The Johns Hopkins Hospital di Baltimore (Usa), ma in questa specialità eccelle l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna che si classifica al 5° posto. Bene anche l’Istituto Ortopedico Galeazzi-Gruppo San Donato di Milano al 25°. Seguono poi l’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze (77°), il Policlinico Gemelli (Roma, 82°) e l’Istituto Giannina Gaslini di Genova (83°).
Pediatria. Otto ospedali italiani sono in classifica tra le 200 strutture di pediatria: i primi cinque sono l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma (12°), l’Istituto Giannina Gaslini di Genova (40°), l’Ospedale dei Bambini Vittore Buzzi – ASST Fatebenefratelli-Sacco di Milano (43°), l’A.O. Ospedali Riuniti Marche Nord – Presidio San Salvatore Centro di Pesaro (45°) e l’Azienda Ospedaliero universitaria Meyer di Firenze (71°). Al primo posto assoluto c’è il Boston Children’s Hospital (Boston, Usa), seguito dall’Hospital for Sick Children di Toronto (Canada) e dal Great Ormond Street Hospital di Londra. La pediatria è l’unica disciplina dove tra le prime 15 posizioni si trovano tante strutture che stanno al di fuori degli Stati Uniti.
Pneumologia. Solo 4 strutture italiane rientrano tra le 125 classificate per la pneumologia: il Policlinico Gemelli di Roma (54°), il Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna (65°), l’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma (77°) e il Policlinico Umberto I sempre di Roma (118°). Questa classifica, che vede al comando i soliti noti (Mayo Clinic, Cleveland Clinic e Massachusetts General Hospital) è guidata dagli americani fino al 16° posto, con il solo inserimento in quinta posizione del Royal Brompton Hospital di Londra.
Urologia. Questa disciplina chiude l’elenco delle specialità valutate e rappresenta una aggiunta rispetto a quelle dell’anno precedente. Dopo tre strutture americane che guidano la classifica (Mayo Clinic, Cleveland Clinic e Memorial Sloan Kettering Cancer Center) si trovano ben tre ospedali situati a Seul in Corea del Sud (Asan Medical Center, Samsung Medical Center, Seoul National University Hospital), con 5 ospedali italiani che entrano in classifica: l’Azienda Ospedaliera di Padova (27° posto), il Presidio Ospedaliero Molinette – A.O.U. Città della Salute e della Scienza Torino (49°), il San Raffaele di Milano (55°), l’Istituto Clinico Humanitas sempre di Milano (99°) e il Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma (102°).
Smart hospital. Per concludere il lavoro classificatorio svolto da Newsweek proviamo a dare un’occhiata anche agli “smart hospitals”, cioè agli ospedali che potremmo definire “più tecnologici”, o meglio quelli che stanno traendo maggiori vantaggi dall’uso delle nuove tecnologie. Ai primi 8 posti ci sono i soliti americani (Mayo Clinic, Massachusetts General Hospital, The Johns Hopkins Hospital, Cleveland Clinic, …), seguiti dagli svedesi del Karolinska Universitetssjukhuset di Solna. La prima struttura italiana che si incontra è l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (Milano), al 33° posto, seguito dall’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma (55°), dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma (62°) e dall’Ospedale San Raffaele – Gruppo San Donato di Milano (63°).
Chi, infine, volesse approfondire gli aspetti metodologici della valutazione condotta da Newsweek può trovare qui le informazioni che servono.
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