Non sono dati incoraggianti quelli emersi dall’ultima indagine del rapporto Ocse-Pisa sulle competenze dei 15enni studenti italiani sia in rapporto all’interno Paese sia in confronto con la classifica mondiale: gli alunni italiani vengono sonoramente bocciati in lettura (meglio le ragazze), vanno paradossalmente meglio in matematica mentre “crollano” in scienze, la materia “peggiore” secondo l’ultimo rapporto. All’indagine Ocse-Pisa – che valuta per l’appunto le competenze in lettura, matematica e scienze di 600mila quindicenni di tutto il mondo divisi in 79 Paesi, di cui 37 aderenti all’Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico). Per l’Italia hanno partecipato alla prova d’indagine 11.785 studenti, divisi in 550 scuole: ebbene, gli alunni italiani ottengono pessimo punteggio in lettura – 476 – inferiore alla media Ocse fissata a 487 con un giudizio ancor più preoccupante, solo un quindicenne italiano su 20 riesce a distinguere tra fatti e opinioni quando leggono un testo di un argomento a loro non familiare. La media Ocse è 1 su 10, mentre addirittura gli studenti che hanno difficoltà di base sulla lettura “semplice” sono 1 su 4: «non riescono ad identificare l’idea principale di un testo di media lunghezza».



SCUOLA, CLASSIFICA OCSE-PISA 2018: LE MATERIE TOP/FLOP

Dopo la fotografia sulla scuola italiana scattata dall’ultima classifica Eduscopio, quella di Ocse-Pisa sull’anno 2019 offre spunti di criticità importanti per il livello attuale dei 15enni italiani e non solo: sulla lettura, il nostro Paese si colloca tra il 23° e il 29° posto tra i Paesi Ocse, a livello di Lettonia, Lituania, Svizzera, Ungheria, Islanda e Israele. Il problema, oltre alla comprensione del testo, è il peggioramento rispetto al passato: nel 2015 il punteggio era 485 ma addirittura sono 11 i punti in meno rispetto al 2000 e ancora altri 10 in meno rispetto a 10 anni fa sempre sulle competenze di lettura. A livello di differenze, i dati Ocse-Pisa inquadrano i liceali (521 punti) meglio di tecnici (458) e professionali (395); anche tra Nord e Sud restano profonde “spaccature”, con i primi che ottengono risultati decisamente migliori dei secondi, 498 a Nord Ovest, 501 a Nord Est, 453 Sud e 439 Isole. Sul livello minimo di competenze (livello 2), i 15enni italiani sono in linea con la media internazionale, ma caliamo e di molto sul livello di top performer (livelli 5 e 6), con appena il 5% dei nostri alunni. Miglioriamo in matematica, con la media che resta sui dati Ocse ma purtroppo peggioriamo in scienze: «risultato significativamente inferiore: 468 rispetto alla media Ocse di 489», tornando ai livelli pre-2006. I risultati dell’indagine Ocse-Pisa 2018 fanno commentare così alla presidente di Invalsi Anna Maria Ajello: «non scatta una presa in carico del problema rispetto alla lettura di dati che, al contrario, devono preoccupare».

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