CLASSIFICA QUALITÀ DELLA VITA 2023: MONZA PER RICCHEZZA E CONSUMI
La 34esima edizione della Qualità della vita del Sole 24 Ore fotografa un’Italia sempre più divisa. C’è un divario di oltre il 70% tra la prima (Udine) e l’ultima provincia (Foggia) nella classifica sulla ricchezza prodotta, un gap cresciuto negli ultimi cinque anni. Le diseguaglianze geografiche si traducono in divari nelle condizioni di vita. Per quanto riguarda il focus dedicato a ricchezza e consumi, il Nord domina, prendendosi le prime venti posizioni in classifica, mentre il Sud va peggio del solito, visto che nessuna provincia si trova nella prima metà della classifica quest’anno. La migliore è Cagliari, che però è 58esima. La fila è ininterrotta dall’81esimo posto di Lecce al 107esimo di Crotone, che si conferma maglia nera. Monza e Brianza, invece, ha scalato 13 posizioni ed è in vetta, con diversi risultati oltre la media. Ad esempio, è terza per spesa delle famiglie in beni di consumo durevoli, dove Modena è ancora prima, sesta e settima per valore immobili e tempi brevi nella vendita, ottava per bassa inflazione riguardo i prodotti alimentari, dove invece si afferma Brescia. Spicca il tasso annuo limitato di Matera e Potenza, a proposito di inflazione, mentre Genova è ultima, Aosta prima.
Molto forte in generale la presenza ai vertici di Lombardia ed Emilia. Milano è uscita dalla fascia di eccellenza, penalizzata dal nuovo parametro dell’Isee basso delle famiglie. Prima nel prezzo e nei tempi di vendita delle case, oltre che nel Pil per abitante, ha però perso terreno arrivando al 71esimo posto. In questa classifica è al comando Bolzano, prima anche per il basso numero di fruitori del reddito di cittadinanza. Le province lombarde risultano essere le più puntuali nel pagamento delle fatture, a partire da Sondrio, mentre il Piemonte si distingue nella spesa per riqualificazioni energetiche, con il Verbano Cusio Ossola in vetta. In fondo alla classifica cinque città siciliane nelle ultime dieci posizioni, tra cui Catania e Palermo. Napoli ultima per alto numero di redditi di cittadinanza assegnati e terzultima per il basso Isee delle famiglie.
CLASSIFICA QUALITÀ DELLA VITA 2023: MILANO PRIMA PER AFFARI-LAVORO
Da ricchezza e consumi passiamo ad affari e lavoro, dove Milano resta leader indiscussa, precedendo Trieste, con uno scarto di oltre 60 punti. Questo è il distacco più consistente ottenuto da una provincia nel focus Qualità della vita 2023 del Sole 24 Ore. Nella top ten entrano solo Bolzano, ottava, e Torino, decima, al posto di Venezia e Rimini. Bologna si prende il terzo posto di Roma, che scende al sesto. Milano si prende quattro podi: è prima per startup innovative e imprese che fanno e-commerce, terza per nuove iscrizioni e minore incidenza di infortuni mortali sul lavoro. Settima invece per presenza di imprese straniere, dove stravince Prato, dove c’è la più bassa differenza di retribuzioni tra uomini e donne, e dove nascono e muoiono più aziende.
Invece, il tasso più basso di cessazioni si registra in Sardegna, con Oristano, Cagliari, Sud Sardegna e Sassari. Il Sud, però, piazza in fondo tutte le ultime otto della classifica: Caltanissetta è fanalino. I centri più grandi se la cavano, come Bari, 63esima, e Napoli, 71esima. D’altra parte, il Meridione si fa valere in alcuni ambiti, ad esempio ha le prime 16 posizioni nell’imprenditoria giovanile, con Vibo Valentia ancora al primo posto, e nel basso numero di pensioni di vecchiaia, con Napoli prima. Infine, Bolzano è la provincia con meno fallimenti e più occupati.