Ѐstata resa nota la classifica delle università d’eccellenza. In base infatti alla legge 232/2016 è prevista l’istituzione di un fondo di finanziamento dei dipartimenti universitari d’eccellenza. Le risorse ammontano a 271 milioni di euro annui e sono finalizzate ad incentivare gli atenei che si sono distinti per l’eccellenza nella ricerca e nei progetti scientifici e didattici. Sulla base di uno specifico indicatore di valutazione stabilito dall’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca) , viene stilata una graduatoria con i migliori dipartimenti delle università statali.
Ieri è stata stilata la classifica definitiva recante le 180 università d’eccellenza. Gli ambiti di studio che si sono visti attribuire il maggior numero di finanziamenti tengono conto della numerosità dei dipartimenti e del numero di docenti afferenti. E sulla base della graduatoria, valida per il triennio 2023-2027, i dipartimenti maggiormente ‘premiati’ riguardano l’ambito delle Scienze mediche, dell’Ingegneria industriale e dell’informazione insieme a Scienze dell’antichità filologico-letterarie e storiche-artistiche.
Università statale di Milano: al primo posto tra le eccellenze in Italia
Nella classifica dei dipartimenti d’eccellenza spicca l’Università statale di Milano con i suoi 13 dipartimenti, collocandosi al primo posto in Italia e salendo di 5 posizioni rispetto alla posizione del precedente quinquiennio. Un risultato, questo, di cui l’Ateneo può essere fiero se pensiamo che è riuscita a sorpassare università del calibro della Sapienza di Roma, della Federico II di Napoli e delle università di Padova e Bologna.
Il rettore della Statale di Milano, Elio Franzini, nel commentare a caldo il risultato ottenuto, si è mostrato entusiasta, considerando questo riconoscimento un tassello aggiuntivo agli altri già importanti obiettivi conseguiti negli ultimi tempi. La Statale di Milano infatti era già stata classificata tra i migliori 350 atenei nazionali con l’inserimento di ben 23 Dipartimenti, oltre alla sua recente collocazione ai vertici nazionali per l’attrattività degli studenti fuori Regione. Tutto questo non fa che confermare l’ottimo lavoro svolto dall’università in termini di potenziale e di approccio didattico.