Ad Ore 14 ci si è tornati a concentrare sul caso della 18enne Claudia Chessa che recentemente ha subito un importante sviluppo grazie alla testimonianza del fidanzato Alessio Lupo che davanti ai giudici ha ammesso di aver ferito (in modo lieve) la ragazza e di aver fatto uso di droghe: sul caso è stata aperta una doppia inchiesta sia dalla procura di Malta che indaga sull’ipotesi di violenza domestica, sia dalla procura di Tempio Pausania con l’ipotesi di lesioni e minacce; ma per ora l’intera vicenda che vede al centro Claudia Chessa resta ancora avvolta da una spessa coltre di dubbi che dovranno essere progressivamente dissipati prima di arrivare ad un eventuale processo.
Partendo dal principio, di Claudia Chessa si parla ormai da diverse settimane quando la ragazza è finita al centro delle pagine di cronaca per essersi gettata dal balcone dell’albergo in cui risiedeva a Malta: nonostante quella che sarebbe potuta essere una tragedia, grazie al tendone di un bar sottostante la ragazza si è salvata e agli inquirenti ha raccontato che quella sera era in un locale con il fidanzato quando sarebbe scoppiata una feroce lite che si è protratta anche dopo il loro rientro in albergo; mentre sulla caduta ha spiegato che “sono scappata da lui“, mentre dal conto suo Alessio avrebbe da subito negato l’accusa.
Claudia Chessa, il padre: “Il fidanzato Alessio Lupo quella sera l’ha percossa ed aggredita”
Intervistato da Ore 14, il legale del fidanzato di Claudia Chessa – il dottor Egidio Caredda – ha confermato la doppia indagine in corso a Tempio Pausania e Malta, ma ha voluto anche mettere in chiaro che le parziali ammissioni da parte del ragazzo “saranno oggetto di contestazione perché lui è stato persuaso a fare una dichiarazione di ammissione di responsabilità dicendogli che quello era l’unico modo per poter fare rientro a casa o che diversamente sarebbe rimasto in prigione”; mentre in realtà “la sua posizione è contraria a quella che fino ad oggi è stata riportata”, suffragata – a suo avviso – “da contributi video” registrati da lui stesso “in albergo” che dimostrerebbero la natura “tossica della relazione”.
Intercettato anche il padre di Claudia Chessa, dal conto suo – sottolineando che “sono qui con lei” – ha spiegato innanzitutto che “sta recuperando e sta meglio, anche se è ancora un pochettino turbata”, precisando che sull’accaduto “sono state distorte tante cose” e ribadendo che “lei si è gettata perché è stata aggredita e percossa” vedendo nel lancio dal balcone l’unico modo per trovare “soccorso”; mentre sulla posizione di Lupo, il padre si è limitato a dire che “può raccontare quello che vuole, ma saranno le indagini a scoprire la verità”.