Claudia Endrigo è la donna che custodisce la memoria di Sergio Endrigo. La donna, nata nel 1965 dal matrimonio del cantautore con Maria Giulia Bartolocci, è sempre stata votata a ricordare il padre e a conservarne la preziosa memoria artistica. Per questo nel 2017 decise di scrivere una biografia, “Sergio Endrigo, mio padre”: «Ho scritto questo libro perché volevo che restasse una traccia di papà». Così ha avuto l’occasione anche di parlare del suo legame molto forte col padre, non a caso dopo la sua morte scrisse su Facebook: «La solitudine che tu mi hai regalato, io la coltivo come un fiore». Non era espansivo il cantautore, ma molto affettuoso con la figlia Claudia.



Non mancavano ovviamente i contrasti («Mi facevano incavolare la sua rassegnazione e il suo problema con il bere. (..) Non era un alcolizzato, ma la sera beveva molto per scacciare i brutti pensieri»), ma a Famiglia Cristiana lo ha ricordato come un uomo profondamente buono e generoso, seppur pieno di contraddizioni. Quando Claudia Endrigo era piccola, non le piacevano le canzoni per bambini che circolavano: «Lui si rese conto che non si parlava ai bambini nel modo giusto. Ebbe una corrispondenza epistolare con Gianni Rodari e nacque l’album Ci vuole un fiore, dove cantavo anche io».



FIGLIA DI SERGIO ENDRIGO “LO CURAVAMO CON ANTIDEPRESSIVI”

Claudia Endrigo a Famiglia Cristiana parlò anche dell’ischemia che colpì il padre Sergio Endrigo. «In accordo con il medico lo curavamo a sua insaputa con gli antidepressivi e smise naturalmente di bere. Era stato anche un gran fumatore, ma aveva smesso». Purtroppo poi al padre fu diagnosticato un tumore al polmone per il quale è morto. Pur riconoscendo di aver avuto un’infanzia bellissima, ricorda le litigate tra i genitori perché il padre beveva.

«Più grande ho visto litigate furiose per il bere, piatti che si spaccavano per terra. Tutto derivante da cose non risolte, a cominciare dalla morte del padre, che non l’ha praticamente mai conosciuto. Non so, la dipendenza è qualcosa con cui ci nasci. Lui non era l’alcolizzato classico che beveva alla mattina, lui beveva alla sera, diceva che beveva per dimenticare ma invece gli faceva l’effetto contrario», disse Claudia Endrigo a Oggi è un altro giorno. Se custodire la memoria del padre è una missione per lei, d’altra parte si batte anche per far continuare a far vivere la poetica del padre. «Mi piacerebbe che i suoi dischi fossero ripubblicati, ma io non posso fare niente perché hanno loro tutti i diritti».