Claudia Gerini, reduce da un’esperienza lavorativa in Nepal dove ha girato “Il ragazzo e la tigre”, ha rilasciato un’intervista ai microfoni del “Corriere della Sera”, raccontando le sue sensazioni a margine di questo progetto lavorativo e il suo personale rapporto con la fede. In primis, l’attrice ha confidato di avere lasciato un pezzo del suo cuore in quel luogo, tanto affascinante quanto spirituale: “Io sono una cristiana che non ha difficoltà a esplorare altre strade – ha detto –. Cerco sempre di coltivare il nostro giardino interiore a modo mio. In posti simili non puoi non sentire il bisogno di contatto con la natura, nella foresta o vicino ai cuccioli di tigri del Bengala. Sono a rischio scomparsa, quelle che ho incontrato io erano in luoghi protetti. A un cucciolo ho dato il biberon: e chi se lo scorda?”.
L’ultima volta sul set con Paolo Fresi, Claudia Gerini ne impersonava la moglie ed era sindaco di Roma, panni in cui potrebbe anche vedersi: “Io in politica? Sono sincera, a volte la tentazione verrebbe di proporre delle soluzioni per far uscire questa città dal suo guado. Ma non servono sindaci improvvisati”.
CLAUDIA GERINI: “NELLA MIA CARRIERA SONO STATA FORTUNATA E HO INCONTRATO TANTI MAESTRI”
Nel prosieguo della sua chiacchierata con i colleghi del “Corriere della Sera”, Claudia Gerini ha precisato che una nuova regia non è all’orizzonte, in quanto ora preferisce recitare, senza chiudere comunque nessuna porta. In questo momento sta lavorando per Liliana Cavani ne “L’ordine del tempo”, film corale ispirato al libro di Carlo Rovelli: “Sono la moglie di Alessandro Gassmann e come ogni anno invitiamo amici per il mio compleanno, quando arriva la notizia che un asteroide è entrato nel sistema solare. Liliana è una donna fantastica, lucidissima e forte. Lavorare con la maestra, una medaglia”.
Se ripensa ai suoi esordi, Claudia Gerini prova “simpatia e tenerezza. Sono stata fortunata, ho incontrato maestri giusti, come Carlo Verdone. Provo ammirazione per quella ragazzina, venivo dal niente. Ho quasi 25 anni di carriera. Rimpianti, errori? Ma no, non ho fatto errori terrificanti, bisogna saper leggere la vita”.