Claudia Gerini è intervenuta sulle colonne del quotidiano “Il Tempo”, con particolare riferimento all’edizione in edicola oggi, mercoledì 30 marzo 2022. L’attrice ha commentato in primis il suo esordio da regista con il film “Tapirulàn”: “Non avevo in programma il debutto alla regia, avevo letto il soggetto per interpretarlo, poi ho pensato di partecipare alla produzione, credevo molto in questo progetto. La regia è venuta quasi per caso. In una riunione è uscito fuori il mio nome e il produttore ha insistito. All’inizio ero restia, ma poi ho accettato: è stato molto naturale, istintivo. Bello. E impegnativo, perché ero sempre in scena”.
Carlo Verdone ha inciso tantissimo nel suo percorso professionale: “Insieme a lui ho scoperto di poter essere un’attrice brillante. Lui mi ha dato la popolarità e ha segnato non solo il mio sbocciare come attrice, ma come donna in assoluto. È stato ed è ancora un grande amico, un punto di riferimento, un maestro. Mi ha insegnato tantissimo. Durante la lavorazione di ‘Tapirulàn’ gli mandavo i messaggini con gli aggiornamenti e lui è molto curioso, ma non gli ho chiesto consigli, voglio che veda il lavoro finito. Anche come attrice ho ancora desideri: vorrei lavorare con Virzì, con Sorrentino e con Mario Martone”.
CLAUDIA GERINI: “SONO SINGLE, IN FASE DI CONTEMPLAZIONE”
Nel prosieguo della sua chiacchierata con i colleghi de “Il Tempo”, Claudia Gerini ha detto di non avere mai riversato le sue aspirazioni sulle sue figlie, alle quali cerca di dare un esempio, ma “per me è importante che crescano libere di scegliere la loro strada. Il fatto che mia figlia Rosa vada a studiare teatro a New York mi rende felicissima e un po’ rivedo me stessa in questa sua passione per la recitazione. Ma è stata lei a scegliere questo percorso. Io mi limito a incoraggiarle e sostenerle”.
Dopo avere rivelato i personaggi a cui è più legata (Iris Blond ed Elsa in “Non ti muovere”) e avere evidenziato che sul set l’invidia fra donne “nasce dalla paura di perdere qualcosa”, Claudia Gerini ha detto di credere sensibilmente nei rapporti di coppia, ma “non è questo il momento. Per ora sono libera, sono in fase di contemplazione”. E i due anni di pandemia? “Ho fatto fatica a salutare con i pugnetti. Sono una persona molto fisica, una da abbracci, da coccole. Mi ha lasciato il senso di quanto siamo fragili e che la libertà non è mai scontata”.