Claudia Iacono, 39enne originaria dell’Italia, è stata trovata senza vita in Canada, in quel di Montreal, uccisa mentre si trovava nella propria auto a poca distanza dal salone che gestiva in Côte-des-Neiges. La donna, come scrive il Corriere della Sera, era la nuora di Moreno Gallo, ritenuto una figura molto influente della malavita calabrese, la ndrangheta, in quel di Qebec, ucciso dieci anni fa in Messico, tre anni prima dell’omicidio di Nicola Rizzuto. Quella di Claudia Iacono è stata una vera e propria esecuzione per gli inquirenti. Era una donna che vantava un discreto seguito su Instagram, circa 37mila follower, ed era nota soprattutto per essere appunto “la nuora del boss”, considerato fra le persone più fedeli al padrino Vito Rizzuto.



Stando ai rilievi effettuati dalla polizia, chi ha sparato non aveva una mano esperta, inoltre l’omicidio sarebbe avvenuto in pieno giorno, quindi non una classica dinamica da criminalità organizzata. Di conseguenza non è da escludere che la morte di Claudia Iacono non abbia nulla a che fare con la ‘ndrangheta calabrese, e che invece sia collegata ad altri moventi. In ogni caso l’assassinio ha acceso nuovamente i fari sulla malavita organizzata calabrese in Canada.



CLAUDIA IACONO UCCISA IN CAANDA, L’AGGUATO A LEONARDO RIZZUTO

Poco meno di due mesi fa, dice a riguardo il Corriere della Sera, due sicari avrebbero cercato di uccidere Leonardo Rizzuto, figlio del boss Vito: è rimasto ferito a spalla e torace ma miracolosamente è sopravvissuto ad un agguato. Il timore quindi è che l’omicidio di Claudia Iacono possa rientrare in una nuova faida fra calabresi e siciliani, guerra fra criminalità organizzata che era cominciata negli anni ’70, finendo nel duemila, e che ora sarebbe quindi ricominciata.

Della feroce presenza mafiosa in Canada ne aveva già parlato negli anni ’80 il compianto magistrato Giovanni Falcone, che aveva intuito quanto il Paese nord americano fosse importante, a cominciare da storici clan come Cuntrera-Caruana. A loro, nel corso degli anni, si è affiancata la ‘ndrangheta.