Claudia Koll, da diva erotica a fervente cattolica. La storia dell’attrice italo-romena, negli anni Duemila, ha creato non poco scalpore. Otto anni dopo il successo di “Così fan tutte” di Tinto Brass, infatti, ha abbracciato la fede. La conversione, in base ai suoi racconti, è iniziata con il passaggio della Porta Santa a San Pietro, poco prima di iniziare a recitare nel film “Impero”.  Non è stato, tuttavia, un cambiamento veloce.



“Non un’illuminazione immediata, ma un percorso che ha riguardato la gestione delle emozioni”. Così Claudia Maria Rosaria Colacione (questo il suo nome all’anagrafe di Claudia Koll) ha definito la sua conversione. La famiglia, d’altronde, era cristiana, ma la sua vita non era mai stata permeata dalla fede come dopo l’incontro con Dio, che le ha cambiato la vita. Soltanto con il passare degli anni ha iniziato a porsi delle domande sull’esistenza umana, a cui soltanto il cattolicesimo è riuscito a dare le risposte a cui auspicava. L’attrice, per questa ragione, si è legata molto anche all’allora Papa Giovanni Paolo II, di cui amava leggere le omelie. Dopo la “folgorazione”, ad ogni modo, ha deciso di allontanarsi dal mondo dello spettacolo per “dedicarsi a questioni più importanti”.

Claudia Koll, la conversione e le critiche: l’attacco di Serena Grandi “Lo trovo ipocrita

La conversione di Claudia Koll, in questi anni, è stata diverse volte oggetto di critica. In particolare, coloro che hanno lavorato con l’attrice nella produzione delle pellicole erotiche, non hanno compreso come abbia potuto rinnegare quanto fatto nella sua carriera. “Lo trovo ipocrita”. Così si era espressa Serena Grandi, anch’ella lanciata da Tinto Brass, in passato nel corso di una intervista a Libero.

Claudia Koll, ad ogni modo, tornerà a parlare della sua conversione – dalle origini ad oggi – nel corso di una intervista rilasciata a Ti Sento, il programma di Pierluigi Draco che va in onda martedì 28 settembre, in seconda serata, alle 23.20, su Rai 2.