Claudia Peroni, nota giornalista sportiva, è stata ospite oggi in collegamento con il programma di Rai Uno, Storie Italiane. E’ tornata a parlare della vicenda delle “molestie” subite negli anni ’90, quando appunto seguiva la Formula 1. Claudia Peroni non si sente comunque di parlare di molestie ma di goliardia: “Era il 1995, due campioni della Formula 1 della Ferrari, due persone di livello, due ragazzi giovani ed educati. Io non ho mai dichiarato di essere stata molestata, era uno scherzo forse un po’ esagerato. Io ero molto giovane come loro”.
“Noi giornaliste sportive – ha continuato la Peroni – eravamo in prima linea in un mondo molto maschilista, fa un po’ parte di sconfinare il mondo di uomini. Non ti dico di mettere in preventivo una molestia ma allora non c’era questa malizia”. Quindi Claudia Peroni ha proseguito: “Oggi non capiterebbe mai più una cosa del genere, LeClerc e Sainz non farebbero mai una cosa del genere ad una giornalista che li intervista. Era un mondo diverso e la mia reazione è stata… oggi reagirei in maniera diversa, ero imbarazzata chiaro”.
CLAUDIA PERONI: “MI HANNO DATO UNA PACCATA E SBIRCIAVANO…”
Dallo studio hanno quindi chiesto a Claudia Peroni cosa le avessero fatto i due piloti, lei ha replicato: “Mi hanno dato più di una paccata: mentre intervistato uno, l’altro mi dava uno schiaffetto, e mentre intervistavo l’altro sbirciava, non era fatto con malizia, erano altri tempi”. Ha continuato: “Non mi era mai capitato prima d’ora. Poi è stato mandato in onda il servizio e messo un po’ sul ridicolo”.
In ogni casa Claudia Peroni non si sente di condannare i due piloti: “Un conto sono gesti da persone sconosciute e con una sorta di poco gusto nei confronti di una donna che sta facendo il suo lavoro. Nel mio caso i tempi, i modi, le persone erano completamente differenti. Io li conoscevo molto bene, erano abituati a scherzare. io sono solidale a Greta, non voglio puntare il dito su come ha reagito e nemmeno sulla persona in studio. Purtroppo bisognerebbe forse prevederla e ci dovrebbero essere persone della security attorno a Greta, e non sarà l’ultima volta. Nel ’95 – ha concluso Claudia Peroni – ti posso garantire che non era facile stare nei box in mezzo a uomini, ma loro sdrammatizzavano, è goliardia non erano molestie”.