È stato un weekend di polemiche per lo stop al distanziamento sui treni, situazione ricomposta grazie all’ordinanza del ministro Roberto Speranza che ripropone l’obbligo di distanziamento di almeno un metro e delle mascherine. Ma la Lombardia tira dritto. La Regione guidata da Attilio Fontana ha confermato l’ordinanza che consente la piena occupazione dei posti a sedere sui treni regionali, ricordando che l’ordinanza del ministero della Salute vale per i treni a lunga percorrenza. L’amministrazione lombarda è convinta di trovare un accordo con il Governo in sede di conferenza Stato-Regione, ma Claudia Terzi è netta: «La nostra ordinanza si basa su profonde valutazioni anche con la parte sanitaria. Era necessaria per coordinarci con le altre Regioni del Centro-Nord sul trasporto pubblico in un momento delicato in cui il turismo si muove tra i nostri territori. Inoltre, ci confortavano gli ultimi dati epidemiologici», le parole dell’assessore ai Trasporti in quota Lega ai microfoni di Repubblica.



CLAUDIA TERZI: “GOVERNO DEVE DARCI CERTEZZE”

Claudia Terzi ha spiegato che Regione Lombardia non si aspettava la nuova ordinanza del ministro Speranza, riconoscendo un certo fondamento rispetto alle preoccupazioni per la sicurezza dei passeggeri dei treni a lunga percorrenza. L’assessore ha ribadito che la scelta dell’amministrazione lombarda è stata molto ponderata, ricordando che sia Veneto che Emilia Romagna hanno tolto tutte le restrizioni da settimane. «Il governo deve far partire un coordinamento con le Regioni del Nord. Chiarire qual è l’effetto sul trasporto pubblico locale della nuova ordinanza. Darci certezze», ha spiegato Claudia Terzi, che ha poi aggiunto: «Se il Governo impugnasse la nostra ordinanza? Ci interessa togliere dalla confusione i cittadini. Il governo dica se intendeva intervenire solo sui treni a lunga percorrenza. Altrimenti rischia di rendere molto difficile la situazione anche in vista della riapertura delle scuole a settembre».

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