Claudio Amendola protagonista ieri sera de “L’Aria che tira – Speciale”, il programma di approfondimento politico di Myrta Merlino. L’attore romano si è distinto per un paio di scambi con Matteo Renzi, il leader di Italia Viva ospite a sua volta in collegamento. Amendola, riflettendo sulla situazione emergenziale vissuta dal Paese nel post-coronavirus, ha chiesto un passo indietro a tutta la classe politica: “Se da destra a sinistra si ritirasse, ma con una ritirata onorevole e pacifica, e mettesse quelle persone che abbiamo visto tirare per la giacca da mesi, da anni, penso a Draghi, Cottarelli, e altre persone che questo Paese ha, professionisti…prendete Piano con il Ponte di Genova e tutto quello che il Ponte di Genova ha significato. E quindi sospendere per due anni e mezzo, per tutto il tempo che ci vuole, per cogliere questo momento irripetibile. Che gli garantiscano la fiducia per due anni e mezzo ad occhi chiusi”. Renzi prova a ribattere ma Amendola lo stoppa: “Eh no, ma tanto non ce la fate (in romanesco, ndr), perché siete una classe politica nana!”. Clicca qui per il video da La7!
CLAUDIO AMENDOLA: “RENZI MI CHIAMO’ PER FARMI UN PALIATONE…”
Molto curioso anche l’aneddoto svelato da Amendola rispetto ad un “paliatone” telefonico riservatogli dallo stesso Renzi, all’epoca segretario del Partito Democratico. L’attore ha raccontato: “L’ultima volta che dissi una cosa mi chiamò alle 9 di mattina e mi rimproverò. Avevo detto che aveva abbandonato Roma durante le elezioni che poi hanno eletto Virginia Raggi. E la mattina alla 9:15 mi squilla il telefono con numero anonimo e mi dicono ‘le passo Renzi’. Io pensavo fosse uno scherzo e ho attaccato. Quando mi hanno richiamato ho capito che era vero. Cosa mi disse? Mi ha fatto un paliatone! Mi ha rimproverato perché non era vero che il Pd aveva abbandonato Roma….Infatti si è visto”. Renzi dall’altra parte se la ride: “Non è andata proprio così ma su una cosa ha ragione: su Roma potevamo fare di più”. Clicca qui per il video da La7!