Claudio Amendola, ospite a “Verissimo” su Canale 5, nello studio televisivo di Silvia Toffanin, ha dichiarato che l’infarto gli ha fatto cambiare le priorità di vita. Dopo il malore, l’attore ha ricominciato a fumare e a mangiare un po’ di più, quindi “ho iniziato a stare a dieta. Appena hai un dolore intercostale, ti sale un allarme incredibile. Quell’esperienza, però, è stata ‘meravigliosa’, perché ti cambia l’ottica di vita e cominci a dare maggior valore a determinati aspetti. Sono piccole abitudini che tornano, ma ci si combatte”.
Dopodiché, ha parlato del suo ruolo di genitore: “La consapevolezza del ruolo di padre è cambiata per me negli anni. È incredibile se ripenso a quanto avevo 15-16 anni. Sono stato un bravo padre? Sì, con tutti i difetti e con tutte le difficoltà, ma non ho mai tradito nessuno dei miei figli. Li ho sempre rispettati, amati e sono stato leale con loro, anche nelle debolezze, nel farmi vedere piangere, nel non dover essere per forza super uomo sempre”.
CLAUDIO AMENDOLA: “MIO PADRE FERRUCCIO ADORAVA ROBERT DE NIRO”
Claudio Amendola, a “Verissimo”, ha rivelato poi di essere un nonno sui generis, perché “lavoro tanto e la domenica vado a giocare a golf. Sono molto meno presente di quello che dovremmo essere tutti noi. Però, mi diverto tantissimo a giocare con le bambole e a fare tutte le vocine”. Ricordando il padre Ferruccio Amendola, ha svelato il segreto alle spalle della sua voce: “Fumava due pacchetti di sigarette al giorno e non si asciugava mai i capelli e il corpo dopo la doccia”.
Purtroppo, però, quelle sigarette si sono rivelate un’arma a doppio taglio e nella sua malattia Ferruccio è deperito giorno dopo giorno: “Si stancava anche soltanto a tenere le carte in mano. Quando la patologia si è aggravata, speravo che quelle ultime settimane passassero il prima possibile. Quando hai un papà così, poi torna tutte le settimane e rimangono i ricordi belli”.