Claudio Amendola sta per rivestire ancora una volta i panni dell’Ispettore Guerrieri. Dopo aver fatto incetta di ascolti con il primo capitolo, Nero a metà 2 è pronto a sbarcare su Rai 2 nella prima serata di oggi, giovedì 10 settembre 2020. “Un personaggio che mi sta molto simpatico, è stato facile riavvicinarmi a lui, riportarlo in vita”, ha detto l’attore romano a Radio Corriere in questi giorni, “lo vedremo cresciuto, forse più libero dalle sue sovrastrutture e dalle sue gelosie. Sarà travolto con tutta la sua squadra da una situazione di grande tensione, che respireremo fin dalla prima puntata”. Amendola è sicuro che il pubblico risponderà in modo positivo anche in questo ritorno in tv. Anche se sa bene che piacere ai telespettatori non è una certezza, nè si può dare per scontato. “Fondamentale però è avere la consa-pevolezza di aver dato il massimo e di aver partecipato a un prodotto che ti soddisfa”, ha aggiunto. Le aspettative degli italiani sono di certo molto alte, come quello di Claudio. “Il gradimento del pubblico è un po’ la cartina di tornasole“, ha sottolineato, “anche perchè ci permettiamo di entrare dentro le case delle persone all’ora di cena. E’ come chiedere ‘Vi va di finire di mangiare con Amendola?‘”.



Claudio Amendola, le evoluzioni dell’attore romano

Sono diverse le evoluzioni che Claudio Amendola si prepara ad affrontare come protagonista di Nero a metà 2. Il suo Ispettore Guerrieri farà finalmente il grande passo con la compagna di una vita, che nel corso del primo capitolo ha mantenuto nel dietro le quinte. “Farà il grande passo, anche se il suo cuore sarà in tumulto”, anticipa l’attore a Radio Corriere, “messo a dura prova da una new entry, che non passa di certo inosservata”. Anche il suo rapporto con Malik, interpretato dal co-protagonista Miguel Gobbo Diaz, subirà delle trasformazioni. La diffidenza di Guerrieri nei confronti del nuovo fidanzato della figlia sarà sempre presente, ma ci sarà anche un po’ di complicità fra i due. In Guerrieri poi c’è molto di Claudio e del suo rapporto con la figlia.



“Non è un segreto attingere alla propria esperienza”, aggiunge, “dalle emozioni che hai vissuto nella vita”. Anche se questo nuovo personaggio è entrato nel suo cuore, l’artista romano ricorda con affetto anche la parte interpretata per tanti anni nella fiction di successo I Cesaroni. “Mi ha dato una popolarità su una fascia di pubblico che non avevo, quella dei bambini”, prosegue, “anche se bambini accompagnati, perchè alcune situazioni avevano un tono drammatico. È stato un bel regalo, un investimento sul futuro”. Ripensando all’inizio della sua carriera, Amendola ricorda che è stato il provino nel film Storie d’amore e di amicizia a dargli la possibilità di approdare sul grande schermo. All’epoca lo ha sostenuto un po’ per caso e anche per fare un favore alla madre. E’ stata lei a procurargli il provino e dopo aver insistito un po’, è riuscita a convincerlo ad andarci. “Non avevo nessuna intenzione di fare questo mestiere e anche nessuna speranza“, rivela, “poi però è successo da solo fino a Mery per sempre. In quel momento ho capito che forse avevo trovato un lavoro”.

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