Claudio Baglioni: dalla vocazione arrivata a 14 anni al difficile esordio nella musica
Claudio Baglioni ripercorre tutta la sua vita e le tappe più importanti della sua carriera in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera. Dalla povertà dei primi anni di vita alla formazione cattolica, che lo portò in gioventù a credere che la sua strada fosse quella della Chiesa: “A Centocelle l’unica alternativa alla strada e, peggio alla delinquenza, era l’oratorio. – ha raccontato il cantante – Provai come chierichetto, ma scampanellai al momento sbagliato. A 12 anni facevo il catechista ai bambini di sei. A 14 sentii la vocazione, insomma la chiamata, e pensai seriamente di farmi prete. Però la mamma, che pure era molto devota, non era convinta. D’altronde, più tardi, mi raccomandò di cantare perché a studiare si rovinano gli occhi”.
Da qui l’inizio degli studi di canto e pianoforte e i primi provini, tutti andati male. Un concorso a Venezia, poi, lo portò quasi a commettere un gesto drastico: “Era La Gondola d’Argento, c’era anche Ron. In giuria, i marinai di un nave all’ancora nel porto, cui non importava molto di sentire ‘Notte di Natale’. Arrivai ultimo; Ron, penultimo. Meditai di lasciarmi cadere in un canale. Ci salvò un folletto che giocava a cantare l’opera lirica: era Lucio Dalla”.
Claudio Baglioni, Sanremo e lo scontro con Antonio Ricci
Scrisse allora ‘Questo piccolo grande amore’: “La scrissi come si scrive un testamento. Non pensavo di fare questo mestiere, non avevo la pelle per farlo.” ha spiegato Claudio Baglioni, ricordando poi come i suoi più celebri brani siano dedicati a donne che sono state per lui importanti e amate. Nel corso dell’intervista, Baglioni ha poi parlato delle sue partecipazioni a Sanremo nel ruolo di conduttore e direttore artistico: “Nel primo mi sono divertito e appassionato molto. Ho cancellato l’eliminazione. Sono orgoglioso di aver fatto conoscere Mahmood, Achille Lauro, Diodato, Ultimo. […] Più difficile il secondo“.
Non è mancata, infine, una stoccata ad Antonio Ricci: “È un duello decennale con un solo duellante, lui. Ho provato a chiederne la ragione, mi hanno risposto: è tutto inutile, ti detesta. Non so perché.”