Claudio Baglioni è sempre stato messo all’angolo dalla crew di cantautori più amata e blasonata. Baglioni era il “cantautore dei poveri”, affatto snob e piuttosto facile da interpretare. I suoi testi sono sempre stati alla portata di tutti. L’amore è un sentimento universale, e lui ha sempre e solo cantato di quello. A Techetechetè si ripercorre in parte la sua carriera giovanile. Inevitabile ascoltare i suoi più grandi successi, primo fra tutti Piccolo grande amore. Anche lui, quanto a estetica, è decisamente cambiato. Abbandonata la chioma folta e nera, si è un po’ ingrigito, ma in fondo è un “evergreen” della musica italiana. Tornando alle incomprensioni (vere o presunte) con i colleghi, Venditti e Cocciante ne parlano esplicitamente in un’intervista a Minà: “Siamo sempre stati bene con tutti. Non ci siamo mai posti nemmeno il problema”. Insomma: tutto è bene quel che finisce bene. (agg. di Rossella Pastore)
La carriera di Claudio Baglioni
Nato nel 1951 a Roma, Claudio Baglioni, di cui si parlerà a Techetechetè, è il più giovane fra i quattro grandi artisti qui descritti e probabilmente anche quello con la maggior produzione musicale. Ha infatti iniziato giovanissimo a cantare, appena tredicenne, e ha raggiunto un enorme successo a soli ventun anni con il brano “Questo piccolo grande amore”, definito più volte come la canzone del secolo. Già negli anni precedenti il pubblico aveva iniziato a conoscerlo grazie a brani come “Signora Lia”, “Io, una ragazza e la gente” o “Una favola blu”, e ben presto i giovani si sono affezionati a questo timido cantautore educato, coi capelli lunghi ma la faccia da bravo ragazzo ed il suo dichiarato amore per la fidanzata Paola, che ha sposato con una cerimonia riservatissima nel 1973. Una lunga serie di altri grandi successi hanno costellato l’ascesa della carriera di Claudio Baglioni, con gli album “E tu…”, “Sabato pomeriggio” e “Solo”, ai quali ne sono seguiti altri con grandissimo successo di pubblico e critica. Gli anni Ottanta sono stati il periodo più fecondo nella produzione di Baglioni, che con “Strada facendo”, “Avrai” e “La vita è adesso” ha consolidato un successo internazionale che si protrae ormai da decenni.
La grande professionalità e la simpatia innata del cantautore romano l’hanno recentemente portato ad assumere la carica di direttore artistico e presentatore del Festival di Sanremo per le edizioni 2018 e 2019, aggiungendo l’esperienza di conduttore e selezionatore di giovani artisti a quella di cantante. Nonostante le numerose critiche che come sempre accompagnano la kermesse canora più famosa d’Italia, in particolare quelle di Antonio Ricci che l’ha accusato di conflitto di interessi, la semplicità e l’autoironia di Baglioni hanno conquistato la maggior parte degli spettatori che vorrebbero rivederlo anche nella prossima edizione.
Claudio Baglioni, Techetecheté: i sogni di gioventù
In un’intervista rilasciata al settimanale TV Sorrisi e Canzoni poco prima dell’edizione 2019 del Festival Claudio Baglioni, tra gli argomenti trattati a Techetechetè, ha raccontato i suoi sogni di gioventù e ovviamente i programmi per l’imminente spettacolo, presentandosi come sempre sorridente e affabile. Dotato di una voce particolarmente potente e con un’estensione vocale superiore alle tre ottave, alquanto rara nel panorama musicale italiano, ha realizzato anche importanti collaborazioni con altri artisti fra la quali vale la pena ricordare la serie di concerti realizzati nel 2016 con Gianni Morandi dai quali sono stati tratti due album live di grande successo dal titolo “Capitani coraggiosi”.
Alla soglia dei 70 anni e con mezzo secolo di carriera alle spalle, il vulcanico cantautore non si è ancora stancato di calcare le scene e di fare progetti, anche se sembra ormai tramontata la possibilità di vederlo per la terza volta come direttore artistico e conduttore di Sanremo; dopo il recente tour italiano “Al centro”, che ha raccolto un enorme successo di pubblico nelle principali arene indoor nazionali, Baglioni è stato premiato lo scorso 5 giugno all’Arena di Verona durante il Seat Music Awards 2019. Cinquant’anni (di carriera) e non sentirli potrebbe essere il titolo del suo prossimo lavoro!