Dopo 60 anni di carriera e canzoni, Claudio Baglioni ha annunciato il suo ritiro dalla scene. Un ritiro in grande stile per il cantautore romano che prima di salutare il suo pubblico e i suoi fan ha in serbo un lungo tour che lo porterà in giro per l’Italia. Per Baglioni è arrivato il momento di dire addio alle scene: una notizia che scatenato il suo pubblico, anche se il ritiro è stato annunciato solo per il 2026. Il motivo di questa scelta è semplicemente legato alla volontà di chiudere un cerchio come ha precisato l’artista romano: “dal ring si scende quando si è vincenti. Chiamo il mio giro d’onore, vorrei cantare e suonare per 1000 giorni ancora!”.
Prima di lasciare le scene però il cantautore ha in serbo tantissime sorprese per il suo pubblico e i suoi fan: “terminerò la mia attività entro il 2026 con una serie di progetti e mettendoli in atto. Saranno gli ultimi giri”. Un ultimo giro che Baglioni ha deciso di chiamare come fanno gli inglesi: “è il giro della vittoria. Sento di dovere tanto alle persone che mi hanno accompagnato in tutti questi anni in giro”.
Claudio Baglioni e la querelle mediatica contro Antonio Ricci e Striscia La Notizia
Il nome di Claudio Baglioni negli ultimi anni è spesso associato anche ad una querelle mediatica con Antonio Ricci, autore televisivo ed ideatore di Striscia La Notizia. Il motivo? Ricci da anni “accusa” Baglioni di aver copiato alcuni testi delle sue celebri canzoni da alcuni versi di grandi maestri come Salvatore Quasimodo, Marguerite Yourcenar e Alfred Tennyson. Le accuse di Antonio Ricci sono arrivate dirette al destinatario che ha replicato dalle pagine del Corriere della Sera precisando: “È un duello decennale con un solo duellante, lui”. Intanto il cantautore ha agito per vie legali richiedendo il sequestro del libro “Tutti poeti con Claudio” che era stato pubblicato da Striscia La Notizia.
All’interno del libro venivano svelati tutti i nomi dei poeti da cui Baglioni avrebbe preso in prestito frasi e parole poi diventate parte integrante delle sue canzoni. “Baglioni può scatenare contro di noi tutti i suoi uffici stampa, le sue tifoserie, ma non riuscirà a giustificare una concezione predatoria della cultura che io aborro. Il saccheggio può anche essere una forma di arte, ma non in un modo così sfacciato” – ha detto Antonio Ricci puntando il dito contro Baglioni.