Claudio Bisio racconta il suo immenso amore per il teatro e la recitazione, ma anche gli amici e colleghi a cui è più legato personalmente e professionalmente. “A teatro cominciai oltre 40 anni fa e lo amo perché tutto succede dal vivo, in quel momento, su quel palcoscenico, e poi svanisce per sempre. Ogni replica sarà diversa – confessa nell’intervista pubblicata tra le pagine de Il Mattino – Lo amo perché la reazione immediata del pubblico non ha prezzo”.
Claudio Bisio vuole citare anche “quel che mi disse un maestro come Dario Fo: far ridere è più difficile che far piangere”. La sua vasta e duratura carriera al fianco di colleghi e professionisti che sono diventati anche amici: “Io e Francesco (Piccolo, ndr) ci siamo conosciuti durante alcuni reading curati da Giorgio (Gallione, ndr). A Francesco mi sento vicino per età, per retroterra politico e culturale, abbiamo entrambi una figlia e un figlio”. Nonostante queste affinità però ammette scherzosamente che “ci separa l’origine; lui del Sud, io del nord. Nei reading fatti insieme, lui sfoggiava una flemma tipicamente casertana, io lo stress schizzato del milanese… un bel mix”. Mentre con Giorgio Gallione “lavoriamo insieme da oltre 25 anni, son nozze d’argento! – confessa Claudio Bisio – Cominciammo nel ‘96, quando mi propose di lavorare su ‘Monsieur Malaussène’. Sapeva da amici comuni della mia passione per Pennac”.
Claudio Bisio “sono un boomer e racconto la mia generazione”
Claudio Bisio è attore, conduttore, comico e doppiatore che ha calcato tanto il palco dei teatri di tutta Italia quanto il piccolo e grande schermo. Nei teatri oggi porta il racconto della sua generazione, che è poi la stessa dei suoi amici storici Francesco Piccolo e Giorgio Gallione: “Siamo dei boomers, nati col boom economico, tra gli anni 50 e i 60. Apparteniamo alla generazione cresciuta con Carosello e le gemelle Kessler, il muro di Berlino, la guerra fredda e i mondiali di calcio del ’74” ricorda tra le pagine del quotidiano Il Mattino.
Una generazione raccontata “male”, come lascia intendere il titolo dell’ultimo spettacolo di Claudio Bisio, ma che non manca di suscitare le risate in un “ping-pong incessante tra me sul palco e il pubblico in platea” come spiega l’attore.