Claudio Borghi torna a parlare del Mes in vista del Consiglio europeo del 23 aprile. Secondo il presidente della commissione Bilancio alla Camera, quella del governo è una battaglia già perso. Sostiene infatti che abbia ceduto già da tempo. Ma allora perché dire a lungo no al Mes? «Questa scelta deriva dal fatto che li avevamo scoperti», ha dichiarato a La Verità. Il leghista sostiene che si sia costruito un «alibi di lotta» che in realtà non c’è stata. «Il resto è teatro». Ma Borghi guarda avanti: il rischio è che così il governo voglia pregiudicare la libertà di manovra di un ipotetico futuro governo di centrodestra. «L’operazione è in due fasi: adesso, avere un po’ di denaro da distribuire con sorriso sudamericano; dopo, far scattare una tagliola quando a governare ci sarà qualcun altro». A proposito del Movimento 5 Stelle, Claudio Borghi ha aggiunto: «Tra di loro, a parte diversi improvvisati, c’è una parte consapevole, che magari prova anche a resistere». Ma il fatto che non intervengano contro il premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha per lui un significato preciso: «C’è anche il timore di perdere il lavoro attuale».



CLAUDIO BORGHI “MES? CONTE SI È ARRESO”. E SUGLI EUROBOND…

Claudio Borghi rimprovera al Movimento 5 Stelle l’incapacità di fermare il premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. «Noi della Lega invece non avemmo paura di rompere quando fummo certi che il governo di allora andava in una direzione non controllata e non controllabile», ha dichiarato a La Verità. Ancor più grave per l’esponente della Lega è il fatto che sia prevista solo un’informativa del presidente del Consiglio, senza il voto di risoluzioni, alla vigilia del Consiglio europeo. «È gravissimo. Spesso le risoluzioni parlamentari prima di un Consiglio europeo sono lo specchio di ciò che il governo vuole sentirsi dire. La spaccatura è così profonda che il governo preferisce andare senza un voto». Comunque lo scenario per Borghi è chiaro: «Temo che un punto d’arrivo possa essere un Mes camuffato da eurobond – ha detto a La Verità – Motivo per cui la Lega ha fatto bene a votare contro la risoluzione dei Verdi che avrebbe aperto la strada all’eurobond/eurotassa». A tal proposito ha chiarito la posizione della Lega: «Ci siamo battuti contro il Mes perché era il rischio più immediato, ma anche altre “soluzioni” come quegli eurobond sarebbero l’ anticamera di “tasse europee”».

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