Il discorso del deputato della Lega Claudio Borghi alla Camera è stato uno dei più veementi e duri contro il Premier Giuseppe Conte, con uno strascico di polemiche durato per l’intera giornata: dopo le comunicazioni del Presidente del Consiglio sul voto di fiducia dettato dalla crisi di Governo aperta da Italia Viva, il deputato anti-Euro della Lega in 6 minuti ha utilizzati toni assai aspri e coloriti per definire tutta la contrarietà ad un’ulteriore “proroga” della sopravvivenza di questo Governo.
«Noi sappiamo già quando ve ne andrete: quando la montagna di guano che avete accumulato diventerà troppo grande per continuare ad ignorarla», urla dai banchi della Camera Claudio Borghi Aquilini, «Ve ne andrete come chi lascia la casa dopo averla occupata: dopo aver distrutto e rubato tutto, dopo aver defecato al centro della stanza». A queste parole il presidente della Camera Roberto Fico ha ripreso Borghi per i toni utilizzati, poi rientrati nei “ranghi” della battaglia parlamentare ma non senza accuse specifiche al Presidente del Consiglio.
BORGHI, LA ’REPLICA‘ DOPO LE POLEMICHE
«Nel discorso che abbiamo appena sentito se uno non fosse un italiano potrebbe pensare che questo Paese nel mondo sia un esempio. Che la gestione della pandemia, così come è stata fatta da questo governo meraviglioso con tutti quegli “abbiamo” e le meravigliose cose elencate, sia stata un modello. Ma poi ci sono i dati», attacca il deputato della Lega. «Siamo primi al mondo per morti per milioni di persone per Covid: ma di cosa ci vantiamo?», si chiede ancora provocatoriamente Claudio Borghi, «Quando l’unica giornalista coraggiosa è riuscita a farle questa domanda uscendo dalle interviste arrangiate dal suo mentore Rocco Casalino, sa cosa ha risposto? ‘Eh, ma noi siamo più anziani degli altri’. Guardi, il paese con più anziani al mondo è il Giappone. Sa quanti morti fa per milione? Sono 35, contro i suoi 1360».
Dalla pandemia all’economia, ancora il leghista attacca il Governo «purtroppo mi tocca vedere anche che l’Italia farà meno 10% di Pil quest’anno mentre la Germania farà -5, gli Stati Uniti del criticatissimo Trump -3, la Cina vostro modello +2,5, dopo averci regalato questa simpatica pandemia»: sono questi i numeri per Claudio Borghi per cui il Governo dovrebbe dimettersi all’istante, in più non avendo i numeri necessari per governare dopo la crisi aperta da Renzi. Riferendosi direttamente a Conte in Aula, il leghista attacca «Ma ha visto chi ha di fianco, ha visto chi siete? L’ex dj!», indicando il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Ma Borghi ne ha per tutti, proseguendo con il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri: «Col prossimo scostamento sono 150 miliardi che abbiamo fatto, senza bisogno di nessun Recovery Plan. Se ne potevano fare 300 come hanno fatto gli altri? Si, bastava avere uno meno incompetente di Gualtieri che andasse a dire di che cosa avevamo davvero bisogno. Senza necessità di regalare le nostre imprese al resto del mondo». Dopo le tante polemiche ricevute per i toni “coloriti” utilizzati nel discorso, Borghi su Twitter replica a tono «Leggo che qualcuno pensa che io oggi alla Camera abbia usato parole troppo crude nei confronti di conte. Vedete, in questi giorni in cui in tanti corrono ad offrirsi qui e là nel mondo reale ci sono milioni di persone disperate che stanno perdendo tutto. Io devo dare voce a loro».