Ieri clima rovente in Camera e Senato per le comunicazioni del premier Giuseppe Conte in vista del Consiglio europeo straordinario ed è stato Claudio Borghi show. Nel corso del suo intervento in risposta alle parole del presidente del Consiglio, l’esponente della Lega ha accusato il giurista di aver ignorato il giudizio delle Camere – «se ne frega del Parlamento» – mettendo in risalto che l’ultima votazione di indirizzo sui temi europei risale all’11 dicembre 2019. Borghi ha puntato il dito contro Conte senza mezze misure: «Ha una sua agenda, quale sarà non ne ho idea, nessuno sa chi lo suggerisce e chi lo spinge». Poi un riferimento all’esperienza di Governo gialloverde: «So solo che tra Borghi, Di Maio e Salvini – che dovevano essere la rappresentanza popolare – e la Merkel, che gli diceva cosa fare, probabilmente Conte ha scelto subito chi poteva essere più utile alle sue future carriere».



BORGHI VS CONTE: “PARLAMENTO RESPINGEREBBE IL MES”

Claudio Borghi ha poi acceso i riflettori sul dossier Mes, fortemente divisivo in Parlamento ma anche all’interno della maggioranza. L’economista del Carroccio ha messo in risalto che non c’è e non ci sarà alcun voto in Parlamento sul fondo salva-Stati: «Faccio una simulazione del voto sulla base dei gruppi parlamentari, così almeno quando va a parlare con la sua amica Angela Merkel sa cosa dovrebbe essere l’indirizzo del Parlamento: in totale sono 361 contro il Mes, la Camera respinge. Quindi lei dovrebbe partire da questo punto di vista». Claudio Borghi ha poi affrontato il tema degli aiuti Ue: «Abbiamo sentito di tutti i miliardi che arrivano dall’Europa, ma i miliardi arrivati fino adesso all’Italia sono -200: al Mes ne abbiamo messi 58, garanzie 8, Recovery Fund basato sul bilancio europeo 130. In totale dunque abbiamo messo 200 miliardi e abbiamo ricevuto zero».



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