Claudio Cecchetto: “Fiorello ha una natura da intrattenitore”
Claudio Cecchetto, produttore discografico, conduttore radiofonico e televisivo, racconta ai microfoni del Corriere della Sera i primi passi di Fiorello, Sandy Marton , Marco Baldini e Franchino Tuzio. Il gruppetto ha iniziato a muovere i primi passi negli ann’80, quando vivevano insieme a est del Parco Sempione a Milano.
Cecchetto racconta: “Io sono da sempre convinto che la provincia abbia più da dire rispetto alla città; per chi vive in provincia la città è un traguardo; per chi già vive in una metropoli quella è solo la realtà. In linea di massima non hai stimoli per progredire, non hai traguardi. Chi arriva da fuori invece vuole spaccare tutto“. Su come fosse il Fiorello “privato”, il conduttore dichiara: “Come quello pubblico. Non è un comico che interpreta un personaggio, la sua natura è da intrattenitore. Vuole che chi ha davanti si diverta e stia bene con lui, ci sia una persona o cento. E’ un animatore continuo, non cambia tra quando è sul palco o giù dal palco. La mia previsione era che da animatore di villaggi sarebbe diventato animatore del villaggio Italia“.
Claudio Cecchetto svela come ha scoperto Jovanotti
Claudio Cecchetto ha anche scoperto Jovanotti, capendone immediatamente il potenziale. Ai microfoni del Corriere della Sera, il produttore ha svelato: “Penso di averla capita molto prima degli altri. Tutti vedevano come era, io vedevo come sarebbe stato.”
E ancora: “Ricordo il primo incontro: partecipava a una gara musicale e si trovò contro un gruppo (i Tutu) che avevo proposto io; Lorenzo perse lo scontro diretto, ma dissi subito a un mio collaboratore: saluta i Tutu, voglio l’altro. Gli feci una telefonata da boss, un aut aut: se vieni bene, se no ne trovo un altro. Avevo paura di aver esagerato“.