Claudio Cecchetto “vede” Gerry Scotti al posto di Amadeus al Festival di Sanremo

Nel panorama televisivo c’è un format che da sempre attira critiche, pareri e giudizi di ogni tipo: il Festival di Sanremo. La kermesse canora è ogni anno l’evento più atteso; prima, durante e dopo, non mancano però opinioni contrastanti e giudizi che vanno dal ruolo del conduttore ai protagonisti sul palco. In una recente intervista rilasciata a Fanpage, ha voluto dire la sua sul futuro della kermesse anche Claudio Cecchetto, maestro del settore televisivo e musicale.



Il parere di Claudio Cecchetto si è inizialmente focalizzato sul ruolo di Amadeus, chiamato a condurre il Festival di Sanremo per la quinta volta consecutiva. “Squadra che vince non si cambia; a queste eventualità bisogna pensare se ci sono i motivi per un cambio, ma per come vedo io Sanremo, non avverto questa necessità“. Queste le parole del dj, che proseguendo esprime le sue preferenze su eventuali sostituti alla conduzione della kermesse. “Gerry Scotti lo meriterebbe, ma il problema è che lì è una questione di aziende; bisognerebbe fare come hanno fatto con Maria De Filippi; lui è lo zio d’Italia e con lui si porterebbe sicuramente a casa un grande Festival”.



Claudio Cecchetto, dalla condizione di Sanremo a 28 alla “rivoluzione” del Festivalbar

Claudio Cecchetto, sempre nell’intervista rilasciata a Fanpage – e riportata da Gossip e Tv – si è anche soffermato sul ricordo di alcune tappe fondamentali della sua straordinaria carriera. Il suo racconto non poteva che fare riferimento proprio ad un legame con il Festival di Sanremo; il dj, a soli 28 anni, si ritrovò infatti ad ereditarne la conduzione. “Sanremo, quello del 1979, presentato dal grande Mike a cui devo tutta la mia carriera, non era andato bene… Gianni Ravera si rese conto del fenomeno delle radio e ci puntò per salvare la manifestazione rimpiazzando la figura del presentatore classico”.



Non poteva mancare nel racconto di Claudio Cecchetto, riferito alla sua carriera, anche un riferimento al contributo offerto al Festivalbar; altra storica manifestazione canora. “Vittorio Salvetti mi disse che affidandolo a me avrebbe voluto renderlo quello che è poi diventato: una manifestazione itinerante nelle varie città d’Italia su Canale 5, mentre prima era solo un riassuntino mandato in onda su Rai 2″. Sull’eventuale ritorno del Festivalbar sulle reti televisive, il dj ha invece affermato: “Farla ripartire è difficile, ma indubbiamente il marchio è diventato un ricordo… Chiaro che una manifestazione del genere costa ed è complesso, però io sono dell’idea che mai dire mai“.