Riccione è sotto choc per la strage sull’A4, dove sono morte sul colpo sei persone, tra cui l’ex sindaco Massimo Pironi, e Romina Bannini, 36enne deceduta e che era stata estratta viva dalle lamiere. Sconvolto è pure Claudio Cecchetto, produttore discografico e talent scout di molti personaggi famosi, che è originario di Ceggia ma vive a Riccione. L’ex dj ha voluto esprimere il suo cordoglio su Facebook, non restando indifferente alla tragedia che ha colpito la città in cui ha scelto di vivere e in cui si era pure candidato sindaco alle ultime elezioni per le amministrative.
L’incidente mortale è avvenuto venerdì scorso tra Venezia e Treviso e hanno trovato la morte le persone dell’associazione Centro 21 di Riccione. «Un grosso pezzo della storia di Riccione si è spento e insieme bisognerà ricostruire anche questa parte di futuro», ha scritto Claudio Cecchetto sui social. Dopo il messaggio, nel post di Cecchetto sono comparse le emoticon delle mani giunte in segno di preghiera, una per ognuna delle vittime dell’incidente.
VEGLIA DI PREGHIERA PER LE VITTIME DELLA STRAGE DELL’A4
Claudio Cecchetto ha anche riportato i riferimenti dell’associazione Centro 21 che ospita persone con la sindrome di down. L’ex sindaco di Riccione Massimo Pironi era proprio alla guida del pulmino dell’associazione. Con lui hanno perso la vita anche Francesca Conti (25 anni), Rossella De Luca (37 anni), Maria Luigi (34 anni), Valentina Ubaldi (31 anni) e Alfredo Barbieri (52 anni), tutti gravitanti attorno alla realtà di Centro 21. A loro si è aggiunta Romina Bannini, educatrice di 36 anni che viaggiava seduta sul sedile posteriore. Trasportata all’ospedale di Treviso, la donna era stata portata nel reparto di terapia intensiva in condizioni molto gravi, lottando tra la vita e la morte, con un epilogo purtroppo tragico. Stasera nella chiesa di San Martino a Riccione si è tenuta una veglia di preghiera per le persone coinvolte nell’incidente sulla A4 a San Donà di Piave. La comunità religiosa si è riunita alle 21 con il vescovo di Rimini e i parroci riccionesi, tra cui don Alessio Alasia che ha accompagnato con la sindaca Daniela Angelini i congiunti delle vittime a San Donà per il riconoscimento ufficiale delle salme.