Claudio Ciampi, figlio di Carlo Azeglio, è intervenuto in qualità di ospite a “Oggi è un altro giorno”, trasmissione di Rai Uno condotta da Serena Bortone. Quando Carlo Azeglio Ciampi fu eletto “ero in ufficio, c’era la televisione accesa. Mi complimentai con lui, ma era già molto impegnato”. Lui era una persona “che scherzava, prendeva in giro su qualsiasi cosa, anche solo su una pronuncia sbagliata. In Quirinale io andavo poco, ogni tanto mi recavo a trovarlo e mangiavamo una colazione o un pranzo assieme”.
Carlo Azeglio Ciampi non era uno che alzava la voce o tirava schiaffi: “Lui metteva in punizione ignorandomi, fingendo che io non esistessi. Era la peggiore onta che potessi subire”. Però, il Presidente era anche molto romantico, faceva dei regali meravigliosi alla moglie, che oggi ha 101 anni. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
Claudio Ciampi, chi è e vita privata
Claudio Ciampi, sessantotto anni ed ex dirigente di banca in pensione, è il secondo figlio di Carlo Azeglio Ciampi e Franca Pilla. Nato a Macerata il 14 novembre 1953, quattro anni dopo la sorella Gabriella, nata nel 1949 a Livorno. Un paio di anni fa Claudio Ciampi ha raccontato la sua sfida all’obesità. Arrivato a pesare 154 chili si è sottoposto a un’operazione di chirurgia bariatrica. Con a ripresa dell’esercizio fisico e l’adozione di un regime alimentare basato sulla moderazione, ha perso 60 chili in 8 mesi: “Io non sono dimagrito. Sono semplicemente rinato, venuto al mondo per la seconda volta”. Son stati i suoi nipoti a fargli prendere coscienza della sua condizione: “Un giorno mi dicono, sai zio noi andiamo a New York, tu no visto che non cammini”. La moglie è sempre rimasta al suo fianco.
Claudio Ciampi: la targa sbagliata per il padre Carlo Azeglio
Lo scorso giugno è stato inaugurato a Roma largo Carlo Azeglio Ciampi, su lungotevere Aventino nel tratto sotto il Giardino degli Aranci, alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella, dei figli Claudio e Gabriella Ciampi e della sindaca di Roma Virginia Raggi. La targa però non è stata scoperta perché c’era un errore sul nome di Ciampi: “Carlo Azelio Ciampi” e non “Azeglio”. “È colpa di mia nonna Maria: avrebbe dovuto chiamare mio padre come Azeglio Vicini, l’ex cittì della Nazionale, sicuramente più conosciuto in Italia, invece gli piaceva Massimo D’Azeglio: e questi sono i risultati”, ha scherzato Claudio Ciampi su Il Foglio. E ha aggiunto: “Purtroppo è successo, se non fosse successo sarebbe stato meglio. Certo con mio padre non sarebbe successo: si fidava solo di se stesso. Lì per lì si sarebbe messo a ridere, ma poi i panni sporchi si lavano in casa”.