Oggi Claudio Durigon – uomo forte della Lega al fianco di Matteo Salvini, nonché sottosegretario al Lavoro, in passato anche al dicastero economico sotto il Governo Draghi – sarà ospitato nel salotto di Onorevoli Confessioni e possiamo immaginare che tra i tanti argomenti che si troverà ad affrontare potrebbe anche esserci quella famosa (ed efficientissima) dieta a cui si sottopose ormai più di tre anni fa – era il 2021 – riuscendo a perdere nell’arco di pochissime settimane la bellezza di quasi 30 kg: un lungo viaggio, quello di Claudio Durigon, che era iniziato – purtroppo senza successo – già in occasione delle Elezioni Europee del 2019, ma che entrò nel vivo solamente una volta approdato tra le file della maggioranza Draghi.
Partendo dal principio – infatti -, Claudio Durigon in un’intervista rilasciata al Foglio nell’ormai lontano 2021 ha raccontato che mentre di trovata all’opposizione prima della legislatura del banchiere si concedeva alcuni pasti extra: “Pranzo – aveva raccontato – con antipastino e primo”, seguito da “tre fermate (..) al bar” sempre accompagnate a scelta da “torta o pasticcino” per poi concedersi anche un “stuzzichino” extra alle 19; il tutto arrivando – almeno nel 2019, l’ultima volta che parlò apertamente del suo peso – alla soglia dei 127 kg.
La dieta di Claudio Durigon: “L’ho fatto per la mia salute perché soffro di ipertensione”
Una notevole svolta nella dieta di Claudio Durigon arrivò – appunto – nel 2021 quando passò tra le file della maggioranza (peraltro nel difficile periodo finale della pandemia Covid) trovandosi davanti una mole di lavoro allucinante, del tutto differenze – racconta sempre al Foglio – di quella che aveva “all’opposizione”: fu proprio grazie al governo che iniziò a perdere peso, confessando di non avere neppure “più il tempo per mangiare”, dimenticandosi completamente “il frigorifero”.
Da lì, Claudio Durigon decise di rivolgersi “ad una diet coach” che stilò un rigido “piano alimentare” grazia al quale in quell’occasione aveva rivendicato di aver perso “26 kg in due mesi”, passando “dalla over size alla 58”: una scelta dettata non tanto dalla volontà di apparire più bello, quanto ad un vera e propria “necessità per la salute” per evitare che la “ipertensione” sfociasse in qualche problema ancor più grave; sottolineando – comunque – la sua gioia nell’indossare “un abito che mettevo da ragazzo” e nel vedersi “cadere” i pantaloni dalla vita.