Diversi i dossier sul tavolo del ministero del Lavoro, Claudio Durigon ha le idee chiare. Intervistato da La Stampa, il sottosegretario in quota Lega ha esordito parlando delle pensioni e ha confermato l’arrivo di un altro anno di Quota 103: “È l’inizio del percorso di Quota 41 come avevamo chiesto. Molto probabilmente avremo Quota 103 anche nel 2024 e questo consentirà a chi ha 62 anni e 41 di contributi di andare in pensione anticipatamente”.
Durigon ha evidenziato che la priorità del governo quest’anno è il taglio del cuneo fiscale, ma Quota 41 resta un impegno di legislatura: “Con il passare degli anni anche l’impatto sui conti pubblici si attenua perchè il peso del retributivo sugli assegni diventa sempre più marginale rispetto al contributivo”.
Il punto di Durigon
Nel corso del dialogo con il quotidiano torinese, Durigon ha evidenziato che Opzione donna rappresenta una misura molto penalizzante – “si perde il 30% dell’assegno e infatti ha avuto un tiraggio molto basso” – l’obiettivo è quello di dare delle risposte alle lavoratrici: “Si può immaginare un ristoro per chi ha iniziato tardi a lavorare”. In tema di salari, l’obiettivo di legislatura è quello di potenziare la contrattazione collettiva e dare risposte ai rinnovi: “Anche i salari mediani devono crescere, mi riferisco a chi guadagna 13-14 euro l’ora”. Durigon si è anche soffermato sul dossier rovente del Superbonus: “Purtroppo è stata una bolla che è scoppiata, il suo impatto sul bilancio pubblico è stato sottovalutato, va rimesso in regola e diluito nel tempo. Ora dobbiamo aiutare i cittadini e le aziende che confidavano nella cessione del credito e si trovano bloccati finanziariamente”.