Claudio Garella è morto all’età di 67 anni a causa di alcune complicanze derivanti da un intervento chirurgico al cuore: la scomparsa dell’ex portiere tra le altre di Napoli (con gli azzurri conquistò il primo storico scudetto), Verona Torino ha gettato nel lutto il mondo del calcio italiano. Innumerevoli i messaggi di cordoglio pubblicati sui social network in queste ore dagli esponenti del settore: società, dirigenti e calciatori.



“Caro Garellik, sapere che ci hai lasciati, mi provoca un dolore indicibile. Il tuo sorriso solare, le tue magiche e imprevedibili parate, la tua immensa bontà, resteranno nei miei occhi e nel mio cuore per sempre. Vola a parare le punizioni di Diego Armando Maradona anche nei cieli come facevi a Soccavo”, ha scritto Pierpaolo Marino, ed dirigente dei partenopei attualmente all’Udinese. “Con il suo stile, personale ma estremamente redditizio ha trasformato ed evoluto il ruolo del portiere, diventando una delle figure più iconiche del calcio degli anni Ottanta”, così invece lo hanno ricordato Urbano Cairo ed il Torino. (agg. di Chiara Ferrara)



CLAUDIO GARELLA MORTO PER COMPLICAZIONI POST INTERVENTO: ERA EX PORTIERE NAPOLI E VERONA

Il più forte portiere al mondo con i piedi. Così l’avvocato Agnelli definì Claudio Garella, ex estremo difensore di Verona, Torino e Napoli, morto nella notte all’età di 67 anni. Secondo quanto riportato dai colleghi della Gazzetta dello Sport, ‘Garellik’ è deceduto in un ospedale di Torino per complicazioni cardiocircolatorie in seguito a un intervento chirurgico al cuore.

Secondo le prime informazioni a disposizione, Claudio Garella si trovava in vacanza in Liguria ed era stato ricoverato in ospedale dopo aver accusato un malore. Le sue condizioni di salute sono peggiorate esponenzialmente e i medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Un altro grande esponente del mondo del calcio che se ne va, un portiere originale e ricordato da tutti per il suo stile, che vanta due scudetti (con Verona e Napoli) e una Coppa Italia (sempre con gli azzurri).



ADDIO A CLAUDIO GARELLA

Dal Torino al Casale, passando per Novara e Lazio, Sampdoria e Verona, fino a Napoli, Udinese e Avellino. Tante piazze hanno avuto l’onore di vedere giocare Claudio Garella e in ognuna di queste ha lasciato il segno. Tanti i messaggi di cordoglio per la sua prematura scomparsa, questo il ricordo dell’ex compagno Beppe Bruscolotti ai microfoni dell’Ansa: “Claudio è stato un ottimo compagno di viaggio, col suo modo di fare e il suo particolare modo di parare è stato protagonista di quel Napoli, Carattere schivo, un pò timido, grande atleta, uno degli artefici dello scudetto”. L’ex difensore del Napoli ha aggiunto: “In albergo Italo Allodi (dirigente di quel Napoli vittorioso, ndr) disse che l’aveva voluto espressamente. Perchè aveva vinto a Verona, perchè portava l’esperienza di quello scudetto ed anche perchè ci avrebbe portato fortuna. E così fu”.