“Come papà in passato non sono stato un granché, sto recuperando ora. E sono diventato un nonno super”, queste le parole di Claudio Lippi, co-conduttore della Prova del cuoco assieme a Elisa Isoardi, che apre per la prima volta il suo cuore al settimanale Oggi posando in esclusiva con la figlia Federica, 31 armi, e la nipotina Mya Summer, 7, raccontando la sua travagliata paternità. “Mi sono perso un pezzo di vita di Federica”, spiega il conduttore. “Quando lei aveva sei anni, mi sono separato da sua mamma Kerima e mi sono distratto, per così dire. Ai tempi lavoravo tantissimo, e ci vedevamo poco, ho saltato quella fase delicata. Per fortuna sua mamma è stata bravissima, le ha fatto anche da papà. con il senno di poi posso dire che l’ho sfangata”. Come direbbe Antonello Venditti, certi amori fanno giri immensi e poi ritornano. E così Claudio e la moglie Kerima, dopo sei anni si sono riavvicinati, per poi tornare insieme. E Lippi ha ricucito il rapporto anche con Federica. “Papà è attento, tenero e anche un po’ rompiscatole, con il suo ordine maniacale”, interviene Federica.
Claudio Lippi, la seconda vita da marito, padre e nonno
La figlia di Claudio Lippi poi rivela: “In questo momento viviamo tutti insieme e lui è un nonno pazzesco: ogni mattina alle 7 e mezza in punto è lui che prepara la colazione a Mya”. “Chiedo alla principessina se preferisce toast, panini al latte o cereali”, conferma nonno Lippi. “Mi prendo cura del suo bulldog francese e mi metto pure a guardare il suo cartone animato preferito. Sto vivendo una dimensione a me sconosciuta”, racconta il conduttore. “Una volta pensavo che non sarei mai riuscito a vivere nel caos di una famiglia, ora non riuscirei mai a farne a meno”, spiega ancora. Federica, che ha studiato design e ha lavorato come insegnante di inglese, è una mamma single con una storia tormentata alle spalle (ma ora ha trovato un nuovo amore, confida al giornale). “Papà mi ha aiutato tanto”, racconta. “Con il padre di Mya la situazione era terrificante, mi confidavo con lui perché avevo bisogno di un punto di vista maschile. Ma soprattutto, quando ero incinta, mi accompagnava ovunque”.