Claudio Mandia, nessuna azione penale contro il college
Nessuna azione penale contro il college internazionale Ef Academy di Thornwood. Il procuratore distrettuale della contea di Westchester, nello Stato di New York, ha deciso di non agire penalmente contro il college dove Claudio Mandia si è tolto la vita lo scorso febbraio. Il giovane italiano si è impiccato dopo tre giorni chiuso in camera, dove era stato rinchiuso dal college stesso per una punizione. Come ha comunicato il capo della polizia di Mount Pleasant citato dall’emittente locale News 12, l’inchiesta è stata condotta analizzando documenti della scuola e i dispositivi elettronici del giovane ed è stato deciso di non proseguire con azioni legali.
Claudio Mandia aveva 17 anni quando si è tolto la vita nella propria stanza del college, poche ore prima di compiere diciotto anni. Claudio era uno studente di 17 anni, originario di Battipaglia, in provincia di Salerno. Il giovane è stato trovato morto nella sua stanza del college, dove stava studiando, poche ore prima del suo diciottesimo compleanno. Il ragazzo era stato confinato in isolamento dal college stesso: era rinchiuso in camera da tre giorni, per l’accusa di aver copiato un compito propedeutico all’esame di maturità. Era stato minacciato di essere espulso. Il ragazzo forse non ha retto la pressione e ha finito per togliersi la vita, impiccandosi.
Claudio Mandia, i genitori avviano la causa civile
All’inizio di novembre, i genitori di Claudio Mandia hanno avviato una causa civile contro il college, accusandolo di comportamento inumano e di negligenze. A Mattino Cinque, i genitori hanno raccontato quel tragico giorno: avevano appena raggiunto Claudio a New York e in aeroporto hanno scoperto della loro morte.
“Noi siamo arrivati a New York giovedì 17 febbraio con l’animo gioioso. Ci apprestavamo ad organizzare una grande festa, in un paio di giorni sarebbe stato il suo 18esimo compleanno, un compleanno importante. Eravamo con sorelle, zie, avevamo appuntamento a New York con amici per questo festeggiamento. E invece in quello stesso aeroporto abbiamo visto che c’erano dei poliziotti che ci aspettavano, hanno chiesto a mio marito e a me di raggiungergli in una stanza separata: pensavamo ad un controllo di routine. Dentro questa stanza abbiamo trovato delle persone fra cui il prof di italiano di Claudio e non era un segnale positivo. Abbiamo chiesto come stesse Claudio, e il prof ci ha detto che era stato trovato morto quella mattina stessa” ha raccontato la mamma. Il papà ha poi aggiunto: “Io son caduto a terra e mia moglie che è una tosta era già a preoccuparsi delle ragazze che erano fuori”.