Ospiti in video chiamata a Chi l’ha visto, su Rai 3, i genitori di Claudio Mantia, suicida durante un viaggio studio EF Italia, hanno voluto lanciare un appello, raccontando come procedano le indagini sulla morte del figlio. “Abbiamo presentato una denuncia negli usa per avere giustizia. Quelli che abbiamo indicato come responsabili hanno risposto chiedendo di spostare la giurisdizione in Svizzera. Ci siamo consultando con i nostri avvocati per capire come muoverci al meglio. Come famiglia”, racconta la madre, “vogliamo fare una considerazione. Nostro figlio è morto in questo paese, dove vivono e risiedono le persone che erano coinvolte in ciò che è accaduto, che erano informate, e qui c’è la scuola che ha ospitato nostro figlio e che ospita tantissimi giovani ogni anno. Claudio è stato torturato, maltrattato e segregato ed è morto. Siamo devastati e più passano i mesi e peggio è. Vogliamo un processo giusto e abbiamo bisogno di sapere che non succederà a qualcun altro”.
Cosa è successo a Claudio Mandia
Nel corso della nuova puntata di Chi l’ha visto?, in onda stasera su Rai 3 in prima serata, torna il caso di Claudio Mandia, lo studente italiano che si sarebbe tolto la vita durante una punizione disposta dalla EF Academy di New York a seguito di un compito copiato. L’inchiesta sul suicidio del ragazzo continua e la trasmissione di Federica Sciarelli annuncia testimonianze inedite di altri studenti della stessa scuola in cui si sarebbe consumata la tragedia. La famiglia di Claudio Mandia combatte per fare piena luce sulla vicenda che ha coinvolto il giovane, che avrebbe posto fine alla sua esistenza a poche ore dalla festa di compleanno da festeggiare con i suoi genitori proprio negli Stati Uniti.
Ancora troppi punti oscuri gravano sul decesso di Claudio Mandia, morto il 17 febbraio 2022 alla vigilia dei suoi 18 anni dopo aver investito un importante bagaglio di sogni e aspettative nel suo percorso di studi oltreoceano. Tanti sogni da realizzare spezzati improvvisamente in costanza di quella che, secondo i familiari, sarebbe stata una umiliante punizione “primitiva” che lo avrebbe visto costretto all’isolamento dall’istituto che aveva scelto di frequentare per costruire il suo futuro.
L’inchiesta sul suicidio di Claudio Mandia tra i casi di Chi l’ha visto?
Il suicidio di Claudio Mandia, studente originario di Battipaglia deceduto a New York durante i suoi studi all’estero, sarebbe avvenuto dopo quasi 4 giorni di isolamento. Una punizione, per un compito copiato, che sarebbe stata disposta a carico del giovane dalla EF Academy, istituto destinatario di una denuncia della famiglia dopo la tragedia. Il padre e la madre di Claudio Mandia combattono per arrivare alla verità e dare giustizia al loro figlio, a loro dire “umiliato e isolato” nonostante le sue richieste di aiuto.
Nel college in cui Claudio Mandia aveva deciso di studiare, stando a quanto dichiarato dal padre, il ragazzo sarebbe stato “trattato da criminale“: “È stato umiliato – ha dichiarato l’uomo a Chi l’ha visto? –, isolato, alla fine ha avuto un senso dell’abbandono. Nei giorni precedenti diceva ‘io provo a contattarli e non mi risponde nessuno, non mi considerano proprio”. Prima della tragedia, la famiglia di Claudio Mandia avrebbe esposto la situazione di disagio del figlio alla tutor incaricata di fare da tramite tra la scuola e la famiglia mentre il giovane si trovava negli Stati Uniti, ma invano: “Le ho chiesto di occuparsi di Claudio, l’ho pregata, mi ha detto ‘Non ti preoccupare, sta bene’”.