Claudio Marchisio, ex calciatore della Juventus (di cui è stato un pilastro per molti anni sin dal periodo trascorso nelle giovanili bianconere, ricoprendo tutti i ruoli del centrocampo) e della Nazionale italiana, sarebbe pronto a candidarsi a sindaco di Torino, abbandonando dunque l’universo sportivo in favore di quello politico. Voci di corridoio delle ultime ore indicano l’ex numero 8 zebrato molto vicino al Pd, che potrebbe scegliere di puntare tutto su di lui nella corsa alla poltrona di primo cittadino della città capoluogo regionale del Piemonte.



Il classe 1986 di Andezeno non ha mai fatto mistero della sua passione nei confronti del mondo della politica, ammettendo di poter ricoprire un ruolo di spicco in futuro e prendere parte attivamente alla vita della sua città. Peraltro, in un’intervista rilasciata a “La Stampa”, Marchisio (il quale ha pubblicamente rivolto un plauso alla nomina di Mario Draghi a presidente del Consiglio) ha confessato di vedersi schierato con il Centrosinistra, nonostante nei mesi scorsi sia stato contattato dal candidato del Centrodestra, Paolo Damilano.



CLAUDIO MARCHISIO NUOVO SINDACO DI TORINO: CHI SONO I SUOI COLLEGHI CHE SONO PASSATI ALLA POLITICA?

Claudio Marchisio candidato sindaco di Torino con il Pd, dunque? Al momento non provengono conferme, né smentite, anche se il “Principino”, così come era soprannominato sui perimetri di gioco per la sua eleganza con il pallone tra i piedi e nelle movenze, ha affermato che il nuovo primo cittadino della città sabauda dovrà sicuramente puntare sul turismo, sul potenziamento delle aziende e delle imprese e sui rapporti con Milano, per rinvigorire la collaborazione con uno dei fulcri principali dell’economia italiana. Prima di Marchisio, ci sono stati altri ex calciatori che hanno deciso di fare il grande salto dallo sport alla politica. Su tutti George Weah, divenuto addirittura presidente della Liberia, e Kakhaber Kaladze, ministro dell’Energia e delle Risorse Naturali della Georgia, prima di dimettersi per candidarsi a sindaco di Tbilisi. Non dimentichiamo il Golden Boy Gianni Rivera, che nel 1987 divenne deputato prima con la Democrazia Cristiana e, successivamente, con il Partito Democratico, venendo financo designato come Sottosegretario alla Difesa per addirittura due legislature. Tentativi privi di fortuna, infine, per Giovanni Galli, ex portiere di Fiorentina e Milan, e Marco Tardelli, protagonista dell’indimenticabile urlo “Mundial” nel 1982 in Spagna con indosso la divisa azzurra.

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