«Mario Draghi è un uomo di Stato, che in un momento difficile della Repubblica dei partiti ha assunto la funzione di guida, che esercita con grande pragmatismo, abbastanza incurante in apparenza di non essere influenzato dai bisticci dei partiti»: questa l’analisi di Claudio Martelli. Ospite a Stasera Italia, il direttore de L’Avanti! ha analizzato la tensione tra governo e Lega degli ultimi giorni: «Secondo me non giova neanche a Salvini: ha preso un impegno con serietà e lo mantenga, non si faccia influenzare dalla concorrenza della Meloni. Meloni fa opposizione e fa la sua parte, lui è al governo e faccia la sua parte».
Claudio Martelli ha poi bacchettato gli scienziati troppo “calorosi” contro i dubbiosi: «Mi colpisce l’eccessiva arroganza di alcuni. Io sono sostenitore della vaccinazione e del green pass, ma non condivido l’aggressione dal pulpito di chi possiede la verità e tratta con disprezzo e molti insulti coloro che dubitano e che hanno paura del vaccino. Anche quando si introdusse il vaccino anti-polio ci furono resistenze e scenate, poi vi fu la premessa di un sistema sanitario pubblico».
CLAUDIO MARTELLI: “LEGA, FALLITO TENTATIVO DI FARNE UN PARTITO NAZIONALE”
Claudio Martelli s’è poi soffermato sul percorso della Lega: «È un partito strutturato nel Nord, ma è fallito il tentativo di farne un partito nazionale: le percentuali che raccoglie nel Centro-Sud sono veramente molto modeste. Quello che si vede è che nel Veneto, grazie a Zaia ma non solo a lui, ha allevato una rete di bravi amministratori. In Lombardia già meno e si è visto nella gestione della pandemia».
Una battuta anche sull’affluenza flop alle scorse comunali: «L’assenteismo non è mai casuale, è una sfiducia in quelli che avevano vinto le elezioni nel 2018. Il M5s ha partecipato agli ultimi tre governi, la Lega in due governi, avendo escluso di fare un nuovo governo col M5s e col Pd, per poi fare entrambe le cose. In più, il Centrodestra ha puntato su candidati un po’ improbabili».