Elezioni Regionali Umbria 2019, un risultato sotto le aspettative per Claudio Ricci: il candidato governatore di Noi per Nuova Umbria (lista civica) si attesta al 3,2% secondo l’ultima proiezione di Opinio-Rai. Ricci, candidato del Centrodestra alle precedenti elezioni regionali, era quotato attorno al 4% dai sondaggi pre-voto e non è da escludere che parte dell’elettorato “previsto” abbia virato verso Donatella Tesei, nettamente in testa con il 57%. Sostenuto dalle liste Proposta Umbria, Italia civica e Ricci presidente, il candidato presidente ha annunciato nelle scorse ore che rilascerà dichiarazioni una volta diffusi i risultati ufficiali dal ministero dell’Interno. L’ingegnere – che in campagna elettorale ha parlato di oltre 500 proposte per cambiare la sua Regione – può comunque dirsi soddisfatto del risultato ottenuto, essendo il più votato dopo Donatella Tesei e Vincenzo Bianconi. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



Elezioni Regionali Umbria 2019: diretta risultati – Come si votasondaggi – candidati (TeseiBianconi RubicondiCamuzziCarlettiPappalardoCirillo)

CHI E’ CLAUDIO RICCI

Claudio Ricci esce da civico come consigliere regionale umbro attualmente già in carica e civico tenta di rientrare come candidato alla presidenza della Regione Umbria per la coalizione Noi per Nuova Umbria alle elezioni regionali di domenica 27 ottobre 2019. È candidato governatore con tre liste a sostegno tutte espressione di segmenti della società civile. Classe 1964, è nato a Perugia e sotto il profilo professionale è ingegnere civile dei trasporti. La sua esperienza lo porta ad essere considerato un esperto, in Italia, nella pianificazione e promozione turistica dei territori con all’attivo docenze anche internazionali di prestigio tra la parigina università Belleville e l’Organizzazione mondiale del turismo (Omt), oltre ad Aspen Italia. Non di minor spessore è l’esperienza amministrativa e politica, iniziata come vicesindaco di Assisi di cui diviene poi primo cittadino nel 2006. Confermato per il secondo mandato da sindaco della città di San Francesco, nel 2015 Claudio Ricci approda nel consiglio regionale umbro eletto come candidato presidente nella lista che portava il suo nome, ovvero Ricci Presidente – Italia Civica. Tra ricerche, pubblicazioni, incarichi di rilievo nazionale e relazioni nei consessi di più alto profilo sulle tematiche di territorio, trasporti e turismo, Claudio Ricci diviene di fatto un brand politico-manageriale, caratura riconosciutagli anche dalla rivista Capital che lo inserisce nel suo The Best per il made in Italy grazie all’attività svolta tra il 2009 e il 2012.



CLAUDIO RICCI, CANDIDATO GOVERNATORE CON LA COALIZIONE CIVICA

Negli anni a Claudio Ricci sono state attribuite molte onorificenze, a cominciare da quella, nel 2009, di Cavaliere della Repubblica Italiana. Cittadino onorario tanto di Osimo, la città di San Giuseppe da Copertino, quanto di Greccio, la città del Presepe di San Francesco, tra le altre cose è anche Grande ufficiale ad honorem nell’Ordine Costantiniano (Rito Orientale) e Commendatore della Repubblica di San Marino. Per le sue attività istituzionali riceve a Bastia nell’ottobre 2012, da sindaco di Assisi, il premio Umbria mia Umbria mentre, nel 2014, gli viene conferito il Premio Internazionale Comunicare l’Europa. Claudio Ricci è il candidato di quella che lui stesso orgogliosamente definisce “la prima coalizione solo civica” nella storia della Regione Umbria. In effetti è così, dal momento che il “cartello” Noi per Nuova Umbria si compone di tre liste civiche: Ricci Presidente, Italia Civica e Proposta Umbria. L’azzurro profondo e i colori della bandiera italiana sono la scelta grafica comune, mentre lo slogan è “Per tutti gli umbri”. Il percorso per raggiungere questo risultato ad alto coefficiente di civicità, avrebbe spiegato poi lo stesso Ricci alle agenzie di stampa, «è stato avviato oltre tre anni fa» e rappresenta il «frutto della chiarezza, della coerenza e della credibilità che ci viene riconosciuta». Per i candidati massima trasparenza e conoscibilità: i loro curricula e certificati penali, quelli di tutti e 60 i candidati consiglieri delle tre liste civiche nonché quelli dello stesso Ricci, sono consultabili direttamente online sui siti delle liste medesime e su quello del candidato presidente. A proposito del patto di governo tra Pd e M5s in una dimensione regionale, Claudio Ricci allontana la tentazione sperimentale: «L’Umbria non è una provetta. Dopo le elezioni la politica nazionale tornerà a Roma, mentre noi rimarremo in Umbria».



ELEZIONI REGIONALI UMBRIA, IL PROGRAMMA DI CLAUDIO RICCI

Non si può certo dire che il progetto di Claudio Ricci per l’Umbria del futuro non sia articolato e compiuto. Sono 500 i punti programmatici in cui si declina la sua proposta agli elettori. Per maggior fruibilità, il florilegio di idee è stato aggregato in cinque macro-focus. Il primo è #Amministrare-Bene e abbina all’intento di ridurre gli sprechi quello di operare scelte selettive fondate sul merito e di procedere a una complessiva semplificazione. Forse la sua esperienza da sindaco lo spinge a scommettere su 92 progetti considerati prioritari, uno per ciascun Comune, e sulla creazione di sinergie virtuose tra pubblica amministrazione, soggetti privati e mondo dell’associazionismo. Secondo focus è #Sviluppare-Lavoro, innanzitutto prevedendo di investire 50milioni di euro annui in più rispetto all’oggi su lavoro e giovani, badando ad attingere alle risorse europee. Un ruolo di primo piano lo ha la ricostruzione, per la quale oltre alle risorse Ricci annuncia di puntare alla velocizzazione. Incremento anche dei fondi destinati a sicurezza e migranti, settore per il quale il governatore civico si propone di pervenire a una migliore gestione. Il suo pallino è il territorio, da valorizzare attraverso la vendita di un pacchetto che abbini turismo, tipicità e cultura diffusa. E a proposto di velocizzazione, la terza area di intervento ha l’etichetta #Spostarsi-Veloce grazie a strade su cui incidere con la manutenzione, ma anche attraverso una cura del ferro che preveda l’alta velocità e la metrò leggera. Mobilità in rima con sostenibilità, poi, nella pianificazione di uso di mezzi alternativi ed elettrici. Viene di conseguenza il quarto tema, ovvero #Innovare-Ambiente: riduzione e riuso dei rifiuti, differenziata spinta all’80%, digitalizzazione, utilizzo delle energie rinnovabili per la metà del fabbisogno e misure di sostegno e valorizzazione di caccia, pesca, agricoltura soprattutto bio concorrono a questo obiettivo. Infine la sanità, tema non certo secondario in una campagna elettorale come quella umbra che non giunge a scadenza naturale di legislatura, bensì a seguito di dimissioni della ormai ex presidente Catiuscia Marini (Pd) proprio a seguito di un’inchiesta giudiziaria sulla gestione del sistema-salute regionale. Il target per Ricci è #Curare-Umanizzando e prevede l’ascolto massimo di operatori sanitari e pazienti, prevenzione, innovazione e implementazione della rete territoriale di servizi di assistenza e cura e poi la lotta agli sprechi e alle liste d’attesa.