Claudio Risi ha segnato la storia televisiva di una intera generazione grazie alla serie di cui firmò la regia, I Ragazzi della 3ª C. Con la sua morte se ne va anche un pezzo di giovinezza di tanti quarantenni di oggi che hanno sorriso con le avventure di quel gruppo di ragazzi spesso difficili da tenere a bada. A salutare Risi, figlio del grande maestro Dino che lo avvicinò al mondo della macchina da presa, è stato attraverso i social anche Riccardo Rossi: “Ciao #claudiorisi dal tuo “cattivo” della III F”, ha scritto su Twitter postando una loro foto insieme. Tra gli altri che oggi lo hanno voluto ricordare, anche la giornalista di Repubblica, Chiara Ugolini, che sempre sul social dell’uccellino blu ha twittato: “Addio a #ClaudioRisi, regista dell’iconico ‘I ragazzi della 3ª C’ per quel telefilm litigavo coi miei per stare sveglia dopo cena”. A ricordarlo anche il giovane attore Valentino Campitelli: “Se ne va una persona meravigliosa che ha creduto in me sin dal primo minuto. Grazie di tutto Claudio. Sarai per sempre nei miei pensieri”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
CON PAPÀ DINO PRIMI PASSI SUI SET
E’ morto questa mattina in un ospedale della Capitale il regista Claudio Risi, figlio del grande maestro Dino Risi e fratello maggiore di Marco. Ad ucciderlo, le complicanze di un infarto che lo aveva colpito circa due mesi fa. Deve proprio al padre i suoi primi passi dietro la macchina da presa, prima di debuttare autonomamente alla regia negli anni Ottanta. Sin dalla sua infanzia respirò il cinema sia sui set che nel salotto di casa, frequentato da registi e sceneggiatori. E lo sempre il padre a spingerlo al mestiere chiamandolo al suo fianco come aiuto regia durante le riprese di film come Noi donne siamo fatte così nel 1971, poi La moglie del prete. Parlando del padre, come ricorda oggi Repubblica nel dare la notizia della sua morte, Claudio diceva: “Sul set era un rompiscatole, papà. Ma ha aveva anche quel proverbiale senso dell’umorismo che rendeva tutto più leggero. Amava ridere, amava divertirsi”. Nella sua carriera ci fu anche il lavoro nel 1972 come segretario di edizione con Mario Monicelli in Vogliamo i colonnelli e Carlo Di Palma in Teresa la ladra. Poi continuò a lavorare al fianco del padre dal 1974 al 1984, in una decina di film, tra cui Profumo di donna e Dagobert. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
Decesso per le complicazioni di un infarto
Claudio Risi è morto, il figlio del grande Dino e fratello di Marco si è spento a 71 anni a causa di alcune complicazioni che hanno fatto seguito a un infarto. Divenne celebre soprattutto per esser stato il regista della serie cult degli anni ottanta “I ragazzi della 3°C”. L’infarto lo aveva colpito due mesi fa, momento dal quale aveva iniziato ad accusare un’altra serie di problemi legati a questo. L’annuncio è stato dato alla famiglia e i funerali non verranno osservati a causa dell’emergenza sanitaria legata al Coronavirus che sta colpendo l’Italia e più in generale tutto il mondo. Nonostante questo l’AdnKronos ha riportato che la famiglia dell’uomo vorrebbe osservare una commemorazione pubblica appena il Governo lo renderà possibile. Ne saranno molto felici i fan che sperano di poter avere l’occasione per salutarlo degnamente un’ultima volta.
Claudio Risi è morto, la carriera
La morte di Claudio Risi rende necessario far conoscere meglio chi era questo straordinario artista. Nato a Berna il 12 novembre del 1948 era figlio di Dino Risi uno dei registi più importanti della storia del cinema internazionale. Esordì come aiuto regista di Mario Monicelli in Vogliamo i Colonelli. Da quel momento iniziò a lavorare a molti film importanti come Profumo di Donna, Dagobert e Il commissario Lo Gatto diretti da suo padre. L’esordio alla regia arrivò nel 1984 con Windsurf il vento nelle mani. A dire il vero non furono moltissimi i suoi film in sala visto che dopo Pugni di rabbia del 1991 tornò con i cine-panettoni Matrimonio alle Bahamas e Matrimonio a Parigi del 2007 e del 2011. Tra i suoi più grandi successi rimane sicuramente la serie tv cult degli anni ottanta “I ragazzi della 3°C”.