Il noto giornalista, scrittore e conduttore radiofonico, Claudio Sabelli Fioretti, è stato criticato sui social per aver espresso il suo parere nei confronti di Khabane Lame, quello che nel giro di pochi mesi è divenuto l’italiano più famoso al mondo su TikTok, ottenendo circa 50milioni di follower e ricevendo i complimenti anche di Mark Zuckerberg. Khabane Lame ha aumentato ulteriormente la sua popolarità la settimana scorsa, quando è stato vittima di un goliardico scherzo de Le Iene, e quando coloro non presenti fra i 50 milioni di cui sopra, si sono domandati chi fosse questo ragazzo apparentemente “sconosciuto”.
“L’idea, devo ammetterlo, è buona anche se non geniale – scrive Claudio Sabelli Fioretti per tpi.it, riferendosi alle scenette di Khabane su TikTok – e comunque a me non ha fatto ridere. Del resto io non rido quasi mai delle prodezze dei nuovi divi dei social. Sono vecchio, lo ammetto, ed ho bisogno di stimoli forti. Ma naturalmente sono stato criticato. Ma come? Milioni di follower e tu non ridi? I tiktokers sono di bocca buona e sono contento per loro e per Khabane”.
CLAUDIO SABELLI FIORETTI: “KHABANE LAME NON MI FA RIDERE MA A LUI AUGURO IL MEGLIO”
Quindi Claudio Sabelli Fioretti ha proseguito: “Ma possibile che io debba perdere minuti preziosi della vita che mi rimane per spiegare che il successo non è sinonimo di qualità? A me sembra un concetto elementare che non ha bisogno di tanti chiarimenti”. Il giornalista si dice “contentissimo” del successo e della popolarità che ha sta avendo Khabane, aggiungendo che le sue critiche non era rivolte alla stessa star dei social: “Ovviamente non ce l’ho con lui. Lui merita tutto quello che gli sta capitando di buono. Ce l’ho con chi confonde i follower con la genialità, con chi pensa ancora oggi che se non hai milioni di like sei un fallito. Ce l’ho con quelli che fanno dilatare il proprio ego ogni volta che un loro post ottiene milioni di condivisioni e di interazioni”. Quindi Sabelli conclude la sua disamina scrivendo: “Viva Khabane. Tu si che sei un uomo giusto. Faccio il tifo per te, anche se non mi fai ridere. Per adesso”.