Claudio Salvagni, avvocato di Massimo Bossetti, in un video su Instagram è tornato a parlare dell’archiviazione del fascicolo aperto nei confronti della pm Letizia Ruggeri per la distruzione dei campioni di Dna che avrebbero potuto scagionare – secondo la difesa – il muratore di Mapello. “Che cosa è accaduto a Venezia? Tutti avranno seguito le vicende che riguardano l’archiviazione che c’è stata nei confronti del pubblico ministero di Bergamo. È mia intenzione fare chiarezza per chi vuole seguire le vicende legate al processo di Massimo Bossetti, far conoscere gli atti affinché ognuno possa farsi le proprie convinzioni” spiega.



Secondo il legale, “molte volte i giornali evitano di dire tante cose che invece sono interessanti e devono essere comprese. Il processo nei confronti di Massimo Bossetti si fonda sulla prova del DNA di ignoto 1, che dopo una complessissima indagine è stata attribuita a Massimo Bossetti. Nel 2014 è stato arrestato e poi c’è stato il processo basato sulla “prova regina”. Massimo si è sempre dichiarato innocente e l’unico sistema per scagionarlo era rifare quell’esame del DNA su ignoto 1 per accertare l’errore e noi abbiamo sempre chiesto di poterlo fare ma ci è sempre stato negato per varie ragioni”.



Claudio Salvagni: “Cosa è successo con i campioni di Dna di Ignoto 1”

Inizialmente è stato negata una nuova prova sul DNA di ignoto 1 “perché non era indispensabile”, spiega il legale di Massimo Bossetti. “In appello e in cassazione le sentenze dicono che i campioni di DNA sono completamente esauriti quindi non è possibile effettuare i nuovi esami che la difesa e l’imputato chiedono da tempo. Questo è l’unico modo per provare l’innocenza, non aveva senso neppure cercare altri colpevoli. Massimo Bossetti si è sempre definito innocente e ha chiesto sempre di fare nuovamente l’esame ma non è mai stato possibile perché i DNA sono stati esauriti“.



Come spiega ancora Claudio Salvagni, “dopo un anno, un’inchiesta giornalistica ha portato alla luce che c’erano nuovi campioni, 54, presso il San Raffaele. Quando sono stati portati fuori, questi campioni sono stati distrutti. Massimo Bossetti ha così presentato una denuncia per la distruzione di questi campioni, che è una cosa gravissima. Era l’unica prova che ha condannato Massimo Bossetti. Analizzando le carte, già si evidenziavano tantissimi errori, ben 261, che suggerivano di rifare l’indagine genetica”.

Claudio Salvagni, avvocato Massimo Bossetti: “Voglio far luce sull’accaduto”

Nel video postato sui social, Claudio Salvagni continua ancora: “Venendo ai giorni nostri, il procedimento che vedeva indagata la dottoressa Letizia Ruggeri, pubblico ministero di Bergamo, è stato archiviato. Voglio fare luce su questi atti conosciuti in quel fascicolo che esamineremo passo passo per capire che cosa è accaduto realmente. I campioni sono stati spostati su richiesta della pm, che era stata avvisata dai carabinieri che sarebbero andati distrutti. Per me questo provvedimento non può essere digerito e accettato: è inaccettabile sotto il profilo tecnico, ciò che è scritto lì dentro, giuridicamente non sta né in cielo né in terra e deve essere sottolineato perché la Legge non è uguale per tutti”.