Claudio Santamaria torna all’attacco di Roberta Bruzzone dopo la replica della criminologa in merito alla vicenda degli audio privati. «Mi dispiace tanto per noi, per Francesca, per chi ha sofferto e soffre per le diffamazioni. Se avvengono in privato chissà come trottano in tanti ambiti (anche professionali), senza che voi possiate saperlo e difendervi», ha scritto l’attore in una storia su Instagram. Poi si è lasciato andare ad un’altra riflessione: «Se le persone che lavorano con i lutti e le famiglie “pensano” in privato certe cose…».



Infine, un’altra storia di Claudio Santamaria contro Roberta Bruzzone: «Sono senza parole, la Bruzzone ha ancora il coraggio di attaccare anziché scusarsi: l’audio del suo messaggio offensivo e diffamatorio è stato pubblicato (non da me) ieri su pagine pubbliche FB, un messaggio che lede la mia immagine e quella di mia moglie Francesca Barra. Forse non ha capito che sono io ad aver già sentito un avvocato penalista, visto che ha ribadito ogni parola su quello che lei ha definito “finto aborto”, ritenendola ancora oggi “opinione tagliente”». (agg. di Silvana Palazzo)



CLAUDIO SANTAMARIA, FURIA CONTRO ROBERTA BRUZZONE

Claudio Santamaria scatena la sua furia contro Roberta Bruzzone. Lo fa sui social, pubblicando un lungo post contro la criminologa per esprimere tutta la sua amarezza per il fatto che sia stato insinuato che lui e la moglie Francesca Barra abbiano inventato l’aborto del 2019. «Mi duole commentare simili bassezze, ma sono così inca**ato che sento di doverlo fare», ha esordito l’attore. Tutto parte da un audio con alcune conversazioni private della criminologa che offende lui e la giornalista, sostenendo appunto la sua tesi. «A me non interessa entrare nelle beghe legali fra lei e la società Emme Team che ha pubblicato anche questo audio insieme con altri nei confronti di altre persone fra cui Vespa, Nuzzi ecc, e non mi interessa soffermarmi sui metodi discutibili con cui sta avvenendo tutto questo», prosegue Claudio Santamaria. All’attore non gli interessa neppure che il pensiero sia stato reso pubblico.



Quello che lo «sconvolge» e gli «fa rabbia» è altro, cioè «che una professionista che ha a che fare con i lutti, che dovrebbe essere sensibile nei confronti della morte e del dolore della perdita delle famiglie possa averlo anche solo pensato». Un fiume in piena Claudio Santamaria contro Roberta Bruzzone, il cui pensiero «rasenta la bestialità e il pettegolezzo più pericoloso». Quindi, ha rivelato la sofferenza vissuta dalla moglie Francesca Barra e da tutta la famiglia per quell’aborto. «Mi sento di scrivere queste cose per me, per l’immenso e costante dolore che prova anche mia moglie per quella perdita che non avrei mai voluto farle rivivere pubblicamente e per il rispetto del dolore che abbiamo provato noi e i nostri figli e per chi vive questi drammi dovendo pure fare i conti con le schifezze partorite da una persona che ogni giorno viene invitata nei salotti televisivi e nelle vostre case giudicando fatti e persone».

LA REPLICA DI ROBERTA BRUZZONE

Non si è fatta attendere la replica di Roberta Bruzzone. «Si tratta della divulgazione (di cui ovviamente non sono io la responsabile) di audio provenienti da una chat privata (con Mirko Zeppellini emme team che risale a 4 anni fa) come parte integrante di una inquietante campagna persecutoria organizzata ai miei danni da Mirko Zeppellini Emme team», precisa la criminologa su Instagram. Inoltre, ha precisato di sentirsi dispiaciuta per il fatto che Claudio Santamaria e Francesca Barra non l’abbiano contattata direttamente, ma «si siano prestati ad alimentare la campagna d’odio nei miei confronti (ben consci che io non ho nulla a che fare con la diffusione di tali audio privati) solo perché, privatamente e riservatamente, ho espresso la mia disistima per entrambi in tale frangente».

Roberta Bruzzone parla, dunque, di disistima per la coppia «che quanto ho avuto modo di vedere oggi non fa che aumentare. Chissà quanti di voi in privato si esprimono in maniera tagliente verso chi non prova particolare simpatia. Ritengo sia una pratica molto molto diffusa. Quindi questa levata di scudi puzza di ipocrisia lontano un miglio. Contribuire ad una campagna persecutoria è ben altra cosa. Forse a qualcuno è bene spiegare la differenza nelle debite sedi».

ROBERTA BRUZZONE “DIFFAMATA DA CLAUDIO SANTAMARIA”

Dopo il post su Instagram, Roberta Bruzzone ha pubblicato un video su YouTube in cui commenta la pubblicazione degli audio privati da parte di Emme Team, parlando di «una campagna persecutoria che va avanti da circa due anni». All’epoca degli audio collaborava con Mirko Zeppellini di Emme Team, che «si accreditava come collaboratore molto stretto dello studio Bernardini De Pace». Da qui nasce la replica a Claudio Santamaria, che l’ha duramente attaccata. «Io ho quella chat e la produrrò integralmente nella prossima denuncia per integrare tutte le condotte persecutorie ai miei danni», la sua premessa. Poi ha attaccato l’attore: «Oggi leggo un post gravemente diffamatorio che posso anche comprendere. Sentire quegli audio riguardo i miei dubbi sia stato spiacevole, non lo metto in dubbio, ma sono valutazioni personale private».

La criminologa ritiene che la questione poteva essere gestita diversamente: «Non comprendo perché non abbiano capito che era una chat privata. Quindi, potevano chiamare me e dirmi quello che pensavano. Dare spazio a questi contenuti non ha fatto altro che assecondare la campagna persecutoria di Emme Team. Ha scritto un post fortemente diffamatorio, già al vaglio dei miei legali. Io ho esternato in una chat privata delle opinioni personali come facciamo tutti. Comprendo sul piano personale il fastidio, ma contribuire alla divulgazione in chiave diffamatoria nei miei confronti non è questione privata, ma diventa interessante sotto il profilo penale».