È scontro in diretta a Quarto Grado tra Sebastiano Visintin e Claudio Sterpin sul caso della morte di Liliana Resinovich. Il marito e l’amico speciale della vittima si accusano a vicenda di avere mentito su quanto accaduto nel periodo della sua scomparsa, che è ancora avvolto nel mistero. Uno infatti sostiene che la donna sarebbe voluta andare via di casa per iniziare una nuova vita, l’altro che il loro matrimonio era sereno e non avrebbe avuto alcun motivo per farlo. Sullo sfondo l’ipotesi del suicidio di Liliana Resinovich, avanzata dalla Procura.
“Sebastiano ha raccontato molte fandonie sulla loro vita matrimoniale, che dai suoi racconti sembrava un idillio. Entrambi sapevamo che non era così da tanti anni. Io ho puntato il dito contro di lui soltanto dopo che ha iniziato a dire bugie. È per questo motivo che penso che possa esserci altro sotto”, così ha esordito Claudio. I comportamenti del marito di Liliana Resinovich che non lo hanno convinto sono diversi. “Lui ha detto fin da subito di avere l’alibi perfetto. A cosa gli serviva, dato che la moglie era appena scomparsa e sarebbe potuta tornare l’indomani? In molti pensavamo in quel momento che magari si era rifugiata da un parente oppure da un’amica pur di andare via di casa. Poi ha sbandierato di avere fatto un giro con la GoPro. È stato dimostrato che la macchina fotografica è stata manipolata. È un’alibi che se ne è andato”. Infine la questione economica: “In televisione diceva che in casa avevano 15 mila euro, poi poco dopo che non aveva soldi per accendere il riscaldamento e moriva di fame. Lui voleva dare 10 mila euro a Gabriella e 20 mila a Laura, che purtroppo è scomparsa e non può testimoniare. Io però sono sicuro che non avrebbe mai detto una bugia. Poi pare che facessero viaggi in Bosnia, in Slovenia, in Croazia e in Austria. Io non voglio discutere del loro tenore di vita, questo è quello che lui ha dichiarato. Liliana mi diceva esclusivamente che non c’era bisogno che mi preoccupassi dei soldi, perché li aveva”, ha chiarito.
La replica di Sebastiano Visintin a Claudio Sterpin su Liliana Resinovich
Non è tardata ad arrivare la replica di Sebastiano Visintin a Claudio Sterpin a Quarto Grado. Le accuse sono state rispedite al mittente. “Non capisco a che titolo parli. È una persona che non ha dimostrato a nessuno la sua storia con Liliana Resinovich. Parliamo di una frequentazione, lui si è messo in testa delle cosa che mia moglie evidentemente non ha accettato. Deve dirci esattamente cosa si sono detti in quella telefonata di 16 minuti. Ogni settimana si inventa qualcosa”, ha affermato.
E sulle bugie da lui stesso dette e notate anche dai familiari di Liliana Resinovich: “Quando è sparita mia moglie io ero nel panico più totale, bisogna immedesimarsi. Adesso è diverso. Io non sapevo che il portafoglio era nella borsa. Non ho visto i documenti in casa, per cui per me li aveva portati con sé. Non so perché i parenti di mia moglie abbiano registrato la chiamata con me. Noi li vedevamo una o due volte l’anno, passavamo a salutarli. Deve essere la cugina a spiegarmelo, io non lo so”. Poi una nuova accusa a Claudio: “Claudio deve parlare per quello che sa, non per quello che gli viene detto. Dice delle falsità. Io di certo in televisione non volevo dire che eravamo dei poveracci. Noi ostentavamo, ma in realtà avevamo quello che avevamo. 6-7 mila euro io, Liliana Resinovich qualcos’altro. Il nostro tenore di vita era quello. Non abbiamo mai comprato la macchina nuova. I viaggi saranno affari nostri. Il resto sono cose inventate, stia zitto”, ha concluso.