Claudio Sterpin è intervenuto in qualità di ospite ai microfoni di “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele, nella puntata andata in onda nella mattinata di oggi, giovedì 26 maggio 2022. L’app contapassi installata sullo smartphone di Liliana Resinovich ha conteggiato sette metri (11 passi in totale) effettuati dopo la telefonata con Claudio delle 8.22: “A me sembra strano che siano solo 11 i passi compiuti e mi sembra ancora più strano che Lilly viaggi per casa con un telefono, visto che doveva prepararsi per uscire. La spiegazione che è stata data è fasulla, secondo me. Lei doveva uscire in quei minuti. 11 passi li puoi fare in casa, andando dal soggiorno in bagno”.
Nel prosieguo, Claudio Sterpin ha aggiunto che: “Senza la borsetta, senza i documenti e senza i cellulari, Liliana non sarebbe mai uscita di casa. Come fa a salire sull’autobus, se i soldi, i documenti, il Green Pass sono a casa nella borsetta? È una versione dei fatti secondo me troppo incongruente quella che ci viene restituita”.
CLAUDIO STERPIN: “SONO PIÙ INFURIATO DI UN TORO IN MEZZO ALL’ARENA”
Intanto, il fratello di Liliana Resinovich ha chiesto formalmente di vedere i fotogrammi dell’autobus, per capire se fosse veramente lei la persona inquadrata. Claudio Sterpin ha sottolineato: “Se fossi Sergio Resinovich, sarei più infuriato di un toro in mezzo all’arena. Come parenti, nessuno ha potuto vedere Liliana, nessuno è obiettivamente nemmeno sicuro che sia lei in quella bara. Hanno riconosciuto il cadavere da una fotografia, nessuno ha visto il suo corpo dal vivo”.
Va detto, però, che l’accertamento di carattere genetico sulla salma è stato poi fatto e si è confermata l’identità della vittima. Intanto, Claudio Sterpin ha asserito: “Io non voglio morire senza sapere che fine possa avere fatto Liliana. Io vivo per difendere la sua memoria dagli sciacalli che ci girano attorno”.