Claudio Sterpin, ospite a “Ore 14”, trasmissione di Rai Due condotta da Milo Infante e andata in onda nel pomeriggio di mercoledì 19 ottobre 2022, ha parlato ancora una volta del caso Liliana Resinovich, la donna con cui avrebbe dovuto iniziare una nuova vita e che, invece, è scomparsa a Trieste lo scorso 14 dicembre, venendo rinvenuta priva di vita il 5 gennaio successivo.
A proposito delle dichiarazioni rilasciate ieri al programma dal marito di Lilly, Sebastiano Visintin, Sterpin ha affermato: “Non ho colto una preoccupazione da parte di Liliana nel venire a casa mia. Forse era preoccupata solo perché doveva trovare il modo di dire al marito l’intenzione che aveva. Però, nei mesi e nei giorni precedenti mi aveva continuato a ripetere che avrebbe individuato la modalità per dirglielo. Agli inquirenti io ho riferito il mio pensiero su quanto possa essere accaduto a Liliana Resinovich: per me lei è morta il giorno 14, dopodiché è stata messa da qualche parte affinché il cadavere potesse essere conservato e soltanto in un secondo momento è stata portata nel bosco. Hanno anche detto che i sacchi neri che coprivano il suo corpo presentavano ancora una piega”.
CLAUDIO STERPIN: “LILIANA RESINOVICH NON TEMEVA IL MARITO SEBASTIANO VISINTIN”
Nel prosieguo di “Ore 14”, Claudio Sterpin ha asserito che Liliana gli aveva esposto alcuni malesseri, ma gli aveva anche detto che “Sebastiano non le avrebbe mai fatto del male e io voglio continuare a credere a queste parole. L’idillio tra di loro probabilmente c’era stato, ma era finito da molto tempo. Io mi sono esposto dall’inizio soprattutto per ribadire che Sebastiano stava dicendo un sacco di cose non vere, ad esempio il fatto che tra loro non ci fossero mai state liti. Mi domando come Sebastiano faccia a continuare a vivere con i pochi soldi che ha a disposizione…”.
Infine, Claudio Sterpin ha precisato di non avere mai parlato a sua figlia dell’esistenza di Liliana Resinovich nella sua nuova vita sentimentale poiché “era un nostro segreto. Io però a mia figlia ho raccontato tutto non appena Lilly è scomparsa: prima non potevo né volevo farlo perché, in teoria, lei ci avrebbe anche potuto ripensare”.