CLAUDIO VILLA, PADRE DI MANUELA E LA BATTAGLIA PER IL RICONOSCIMENTO

Cosa sappiamo di Claudio Villa e della battaglia della figlia per il riconoscimento della sua paternità? Quest’oggi, nella prima delle due puntate del weekend di “Verissimo”, negli studi televisivi di Canale 5 farà parte del solito, ricco parterre di ospiti anche Manuela Villa, figlia dell’indimenticato e compianto re della canzone italiana: e nella lunga chiacchierata con la padrona di casa, Silvia Toffanin, non ci sarà spazio solo per la carriera della 57enne cantante e attrice capitolina ma pure per il suo rapporto col padre e della sua lotta per essere finalmente riconosciuta dopo tanti anni.



Manuela Maria Garofalo Pica, questo il nome completo della cantante classe 1966 (dai cognomi del padre, nato come Claudio Pica, e della mamma Noemi Garofalo), nacque dalla relazione tra il cantautore romano e la soubrette siciliana: i due si frequentarono per quasi sette anni e dalla loro love story nacquero prima il figlio Claudio jr. nel 1960 e successivamente Manuela, anche se entrambi verranno riconosciuti come figli dell’artista solamente tanti anni dopo la morte di Villa da parte del Tribunale di Roma e nonostante la causa intentata per il riconoscimento fosse iniziata quando ancora papà Claudio -scomparso poi nel febbraio del 1987- era in vita. Ma come mai Manuela Villa non era stata subito riconosciuta dal padre e cosa sappiamo della battaglia legale che l’ha vista in prima linea per così tanto tempo?



MANUELA VILLA, “UNA SUORA MI DISSE CHI ERA MIO PAPA’: PERO’ RINGRAZIO NONNO PIETRO…”

Come si ricorda, Manuela Villa conobbe suo padre Claudio solamente all’età di quindici anni; tuttavia all’epoca il cantautore capitolino, che nel frattempo si era anche risposato e aveva avuto pure altre due figlie, rifiutò come accennato prima il riconoscimento legale, inducendo la donna assieme a suo fratello Claudio jr. a dare vita a quella querelle legale che si protrarrà ben oltre gli Anni Ottanta. Nonostante il ricorso pure alla prova del DNA e varie polemiche di cui resta traccia nelle cronache dell’epoca, solamente nel 2004 arriverà la parola fine a questa vicenda con la Corte di Cassazione che confermerà la paternità di Villa e consentirà a Manuela e Claudio di aggiungere anche il cognome del padre, ovvero Pica, a Garofalo.



Per tanti anni, da piccola, Manuela Villa aveva pensato che suo padre vero fosse un uomo chiamato Elio, il compagno della madre e che l’aveva cresciuta fino a quel momento: pare che la scoperta sia avvenuta quando la cantante, allora bambina, frequentasse un collegio a Catania e una suora le svelasse la verità. A far soffrire la diretta interessata, oltre alla querelle giudiziaria, è stato il fatto che papà Claudio, finché è stato in vita, non volle mai riconoscerla. “Io però devo molto a mio nonno Pietro, il padre di mio padre: lui era una persona meravigliosa, era anche zoppicante ma veniva a casa nostra per portarci tutto ciò di cui avevamo bisogno” aveva ricordato una volta la diretta interessata, descrivendolo come una persona meravigliosa. Interessante è anche il ricordo di Manuela, qualche anno dopo la rivelazione sull’identità del padre, quando lo incontrò per la prima volta negli studi di un’emittente radiofonica laziale: “Lui era in studio e stava conducendo il suo programma, io lo osservavo dalla regia dall’altra parte del vetro: ero con mio fratello Claudio e mia madre, poi venne a salutarci e conoscerci… Ho provato emozione e curiosità, osservavo ogni sua espressione”.