CLELIA BELANDI, UNA VITA DEDICATA ALLA RADIO, “TRASMETTO ME STESSA E…”

Clelia Bendandi, chi è la nota speaker radiofonica scomparsa l’anno scorso e che nel corso della sua carriera ha intervistato alcune tra le figure più importanti del panorama musicale italiano e internazionale? Questa sera, in occasione della nuova puntata de “Le Ragazze” (su Rai 3, in access prime time), ci sarà anche una delle figure indimenticate della radiofonia al centro dei racconti di donne che, in un modo o nell’altro, hanno dato un contributo importante e al femminile, alla storia del nostro Paese. E tra le “ragazze” che negli Anni Settanta diedero un grande impulso al mondo della radio in Italia c’è stata proprio Clelia Bendandi, a cui abbiamo detto addio lo scorso marzo all’età di 72 anni.



Ma chi è stata Clelia Bendandi e cosa sappiamo di una lunghissima carriera cominciata in quel vasto e magmatico panorama che era quello delle radio romane di oltre cinquant’anni fa e che inizialmente aveva scelto di laurearsi in Scienze Politiche? Capitolina e classe 1951 (ma trascorse l’infanzia e Pesaro), Clelia era figlia di Poldo Bendandi, celebre ristoratore che ebbe vari ruoli in alcune pellicole tra gli Anni Sessanta e Settanta come caratterista. Poi, grazie a un amico che aveva dato vita a una sua emittente, ecco la folgorazione per il medium che diverrà la sua casa: da allora non lascerà più il microfono passando prima Radio Luna, fondata a suo tempo da Sergio Taila, poi a Radio Due, per parlare di musica ma anche e sport, e a Rai Stereo2; celebri anche le sue interviste ai grandi artisti del tempo e va ricordato che l’intervista a “Le Ragazze” è una delle ultime testimonianze di Clelia Bendandi che scomparirà proprio poche settimane dopo.



L’ADDIO DI FEDERICA GENTILE A CLELIA BENDANDI: “PORTA CON TE LE CUFFIE”

Nella vita di Clelia Bendandi non sono mancanti i dolori accanto alle soddisfazioni personali: come ricorda la scheda di presentazione della puntata che ci accingiamo a vedere stasera, la donna si trasferì negli Stati Uniti alla fine degli Anni Novanta e qui convolerà a nozze con Chip, un ragazzo gay col quale la relazione verrà tragicamente spezzata da un tumore che colpì il consorte. Rientrata in Italia nel 2014, Clelia vi rimarrà fino alla fine continuando a dedicarsi all’amata radio, tra Radio Rai e RTL. “Riempi tu questo silenzio assordante con la tua voce, da lassù” aveva scritto la collega Federica Gentile, all’indomani della morte di una delle cinquantennali voci della radiofonia. “Porta le tue cuffie con te, noi ti teniamo stretta. Tengo strette le nostre chiacchierate, la nostra musica, i nostri commenti notturni alle partite di tennis in orari improbabili (…) Fai buon viaggio, Cleliuccia mia” era stato il commiato sui social.



Non tutti sanno che, nel corso della sua vita, e seguendo in questo caso le orme paterne, Clelia Bendandi aveva pure gestito per alcuni anni un ristorante nella Capitale, “L’Isola del sole”, un suggestivo barcone galleggiante sul Tevere, proprio sotto il Ponte Matteotti e frequentato sovente da grandi personalità della musica anche estera (per dire, il parterre di clienti annoverava anche Sting, Joe Cocker e i Duran Duran). Tuttavia, oggi il ricordo di Clelia Bendandi è legato a quella sua voce oramai diventata iconica attraverso un microfono, partendo dalle radio libere di un’epoca pionieristica e fino ad arrivare al servizio pubblico e alle grandi emittenti. “Quando fai un programma radio fai una trasmissione, nel vero senso del termine. Devi trasmettere, trasferire; con la tua voce devi far passare un’informazione, un messaggio, ma anche te stesso, la tua persona” raccontava la diretta interessata durante una intervista a VignaClaraBlog.